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{{smaller|'''Itinerario'''. — Via Settignanese - (Via del Gignoro) - Coverciano - Ponte a Mensola - (Corbignano) - Settignano. Via di Vincigliata - S. Martino a Mensola - Vincigliata - Castel di Poggio - Ontignano.
{{smaller|'''Itinerario'''. — Via Settignanese - (Via del Gignoro) - Coverciano - Ponte a Mensola - (Corbignano) - Settignano.


Via di Vincigliata - S. Martino a Mensola - Vincigliata - Castel di Poggio - Ontignano.
'''Mezzi di comunicazione'''. — Tranvai Firenze-Settignano. Diligenze di Ponte a Mensola.

'''Mezzi di comunicazione'''. — ''Tranvai'' Firenze-Settignano.
''Diligenze'' di Ponte a Mensola.


'''Uffici di posta e telegrafo'''. — Settignano.}}
'''Uffici di posta e telegrafo'''. — Settignano.}}
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alla barriera, recentemente ricostruita sulla ripa l[JL7 erbosa del torrente Affrico, in sostituzione di quella soppressa per l’ampliamento del piazzale della stazione del Campo di Marte, la via segue per un tratto il corso del modesto ruscello e percorre la località che fin da tempo remoto ebbe il nome di Monteiatico. — Di questo luogo, che era posto nel territorio della parrocchia di S. Ambrogio, si trovano antichi ricordi nelle pergamene de’ nostri archivi. Nel 1232 Angelotto e Bernardo del fu Guido Giovannini vi possedevano due case e dei terreni che venderono allo Spedale di S. Paolo di Pinti. Nel 1244 il Nunzio del Comune dava il possesso di case e terre a Monteiatico ai procuratori di Domenico e Uberto del fu Pazzo di Cavalcante e nel 1270 Guccio e Bardino del fu Altopaccio cedevano in permuta ai Monaci della Badia fiorentina terre, colti e case in questa stessa località. a
alla barriera, recentemente ricostruita sulla ripa erbosa del torrente Affrico, in sostituzione di quella soppressa per l’ampliamento del piazzale della stazione del Campo di Marte, la via segue per un tratto il corso del modesto ruscello e percorre la località che fin da tempo remoto ebbe il nome di
'''Monteiatico.''' — Di questo luogo, che era posto nel territorio della parrocchia di S. Ambrogio, si trovano antichi ricordi nelle pergamene de’ nostri archivi. Nel 1232 Angelotto e Bernardo del fu Guido Giovannini vi possedevano due case e dei terreni che venderono allo Spedale di S. Paolo di Pinti. Nel 1244 il Nunzio del Comune dava il possesso di case e terre a Monteiatico ai procuratori di Domenico e Uberto del fu Pazzo di Cavalcante e nel 1270 Guccio e Bardino del fu Altopaccio cedevano in permuta ai Monaci della Badia fiorentina terre, colti e case in questa stessa località.
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