Pagina:Zibaldone di pensieri VI.djvu/371: differenze tra le versioni
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{{ZbPensiero|3994/3}} Al pensiero ultimo della pag. precedente. Massimamente poi è propria dell’italiano la desinenza in ''olo'' ec. breve, quando questa è frequentativa o frequentativo-diminutiva come in ''trottola'' ec. In tali casi non ha luogo la desinenza in ''ólo'' né in ''uólo'' ec. <section end="1" /><section begin="2" />{{ZbPagina|3995}} (20 decembre 1823). Vedi p. {{ZbLink|4000}}, fine. |
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{{ZbPensiero|3995/1}} Diminutivi positivati. ''Comignolo'' quasi ''culminulus''. Vedi il glossario ec. ''Colmigno'' o è corruzione di ''culmine'' (che pure abbiamo, ma è voce della scrittura), o di ''culminulus'', o apocope di ''colmignolo'', che fu poi corrotto in ''comignolo'' ec (20 |
{{ZbPensiero|3995/1}} Diminutivi positivati. ''Comignolo'' quasi ''culminulus''. Vedi il glossario ec. ''Colmigno'' o è corruzione di ''culmine'' (che pure abbiamo, ma è voce della scrittura), o di ''culminulus'', o apocope di ''colmignolo'', che fu poi corrotto in ''comignolo'' ec. (20 decembre 1823). ''Capitulum, capitulo, capitolo, chapître'', per articolo di scrittura ec., s’anche da principio non fu cosí, oggi valgono lo stesso che ''caput, capo'' nel medesimo senso, nel quale in francese e in ispagnuolo non sussiste piú il positivo (veggansi però i dizionarii) (20 decembre 1823). |
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{{ZbPensiero|3995/2}} Diminutivi positivati. ''Médecin'' francese.<ref name="ftn242">Dubito però che in |
{{ZbPensiero|3995/2}} Diminutivi positivati. ''Médecin'' francese.<ref name="ftn242">Dubito però che in francese la desinenza in ''in ine'' ec. né abbia ora, né abbia mai avuto la forza diminutiva in nessun modo. Vedi la p. {{ZbLink|3993}}, capoverso 4, margine.</ref> ''Fiaccola ''quasi ''facula'' da ''fax''. Vedi il glossario in ''facula'' ec. e la {{AutoreCitato|Accademia della Crusca|Crusca}} in ''facella. Faccellina'' vuol dir quasi lo stesso che ''fascina. Falcola e falcolotto'' (che il {{AutoreCitato|Vincenzo Monti|Monti}} nella ''Proposta'' condanna come voci inaudite, ma che sono frequentissime nella Marca, come debbono essere in Toscana, perché la {{AutoreCitato|Accademia della Crusca|Crusca}} le porta senza esempio, ed hanno anche un senso proprio che non si può totalmente confondere con quello di ''candela'') sono corruzioni di ''facula'', ma non hanno precisamente il senso del positivo, ma piú ristretto, ed anche indicano cosa piccola a rispetto delle ''faci'' di legno, come di ''pino'' ec (vedi il {{AutoreCitato|Egidio Forcellini|Forcellini}} in ''fax''), giacché ''falcola'' è solo di cera (21 decembre 1823).<section end="2" /> |