Pagina:Salgari - La stella dell'Araucania.djvu/73: differenze tra le versioni

 
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Deve avervi amata assai quell’uomo, per essere diventato così triste e così selvaggio. Mi hanno detto che passa delle intere settimane senza mai parlare con nessuno, nemmeno coi suoi marinai.
Deve avervi amata assai quell’uomo, per essere diventato così triste e così selvaggio. Mi hanno detto che passa delle intere settimane senza mai parlare con nessuno, nemmeno coi suoi marinai.


— Taci, papà Pardoe, —disse Mariquita, con voce soffocata. — Vedremo come mi accoglierà.
— Taci, papà Pardoe, — disse Mariquita, con voce soffocata. — Vedremo come mi accoglierà.


É diventato un orso e poi.... eh, avrete da faticare a deciderlo. Bah! Non disperiamo. —
È diventato un orso e poi.... eh, avrete da faticare a deciderlo. Bah! Non disperiamo. —


Cominciavano a salire i primi pendìi del Tarn, cosparsi di pini araucani altissimi, che producono delle frutta simili alle nostre castagne, di ''punya'' e di faggi, ed ingombri di cespugli entro i quali si udivano latrare lamentosamente i cani di prateria.
Cominciavano a salire i primi pendìi del Tarn, cosparsi di pini araucani altissimi, che producono delle frutta simili alle nostre castagne, di ''punya'' e di faggi, ed ingombri di cespugli entro i quali si udivano latrare lamentosamente i cani di prateria.
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Dinanzi a loro numerosi volatili s’alzavano, fuggendo disordinatamente in tutte le direzioni. Erano bei casariti, specie di tordi che fanno dei nidi in forma di cupolette con entrate labirintiche; erano pernici di campo, tanaghe striate colle belle penne azzurre ed aranciate; colombe zenaide, un po’ più grosse delle nostrane e dei ''guid-guid'', volatili che abbaiano come i cani.
Dinanzi a loro numerosi volatili s’alzavano, fuggendo disordinatamente in tutte le direzioni. Erano bei casariti, specie di tordi che fanno dei nidi in forma di cupolette con entrate labirintiche; erano pernici di campo, tanaghe striate colle belle penne azzurre ed aranciate; colombe zenaide, un po’ più grosse delle nostrane e dei ''guid-guid'', volatili che abbaiano come i cani.


Di quando in quando dai cespugli fittissimi balzava fuori rapidissimo qualche guanaco, animale agilissimo, col collo lungo e flessibile, la testa piccola e le gambe sottilissime, selvaggina molto ricercata dai patagoni i quali apprezzano molto la delicatezza delle sue carni; oppure volava fuori, correndo poi aH’impazzata sulle sue lunghe gambe, qualche ''nadù'', lo struzzo delle terre magellaniche che è molto più piccolo di quello africano e non ha penne così ricche e così belle.
Di quando in quando dai cespugli fittissimi balzava fuori rapidissimo qualche guanaco, animale agilissimo, col collo lungo e flessibile, la testa piccola e le gambe sottilissime, selvaggina molto ricercata dai patagoni i quali apprezzano molto la delicatezza delle sue carni; oppure volava fuori, correndo poi all’impazzata sulle sue lunghe gambe, qualche ''nadù'', lo struzzo delle terre magellaniche che è molto più piccolo di quello africano e non ha penne così ricche e così belle.


Dopo d’aver attraversata una boscaglia assai folta che saliva faticosamente lungo i fianchi del cono, i due cavalli si fermarono dinanzi ad una rupe dove stavano legati al tronco d’un faggio altri tre ''mustani'' di statura altissima.
Dopo d’aver attraversata una boscaglia assai folta che saliva faticosamente lungo i fianchi del cono, i due cavalli si fermarono dinanzi ad una rupe dove stavano legati al tronco d’un faggio altri tre ''mustani'' di statura altissima.