Pagina:Salgari - La stella dell'Araucania.djvu/21: differenze tra le versioni
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⚫ | La barca, spinta da quegli otto remi poderosamente manovrati, si accostò all’immenso cetaceo. Esso aveva gran parte della testa fuori dell’acqua e la bocca spalancata, tenuta così dall’incrociarsi accidentale dei fanoni, che sono quelle lunghe lamine d’osso, dentellate ad uno dei margini e variegate, che scendono diritte, formando una specie di siepe e che forniscono i così detti ossi di balena, che si adoperano nella fabbricazione degli ombrelli di lusso. |
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Quell’apertura entro cui si precipitavano le onde, muggendo fragorosamente, come se entrassero in una caverna marina, era così immensa da contenere senza fatica la barca e tutti gli uomini che la montavano e di più anche un’altra più piccola. |
Quell’apertura entro cui si precipitavano le onde, muggendo fragorosamente, come se entrassero in una caverna marina, era così immensa da contenere senza fatica la barca e tutti gli uomini che la montavano e di più anche un’altra più piccola. |
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Vedendola, si sarebbe potuto credere che quella gola fosse stata unicamente creata per inghiottire tuttociò che si presentava; invece no, perchè le balene sono tutt’altro che delle formidabili |
Vedendola, si sarebbe potuto credere che quella gola fosse stata unicamente creata per inghiottire tuttociò che si presentava; invece no, perchè le balene sono tutt’altro che delle formidabili mangiatrici. Si possono anzi chiamare povere pescatrici che si guadagnano faticosamente il vitto coi loro fanoni e colla loro lingua, contentandosi di una minuscola frittura, che i pesci cani ed i delfini sdegnerebbero. |
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Il vecchio baleniere assicurò nella mascella inferiore del cetaceo un grosso arpione, munito d’una solida catena, poi allontanò con una spinta la scialuppa per raggiungere il fianco destro della gigantesca massa e tentarne la scalata. |
Il vecchio baleniere assicurò nella mascella inferiore del cetaceo un grosso arpione, munito d’una solida catena, poi allontanò con una spinta la scialuppa per raggiungere il fianco destro della gigantesca massa e tentarne la scalata. |