Pagina:Della geografia di Strabone libri XVII volume 1.djvu/82: differenze tra le versioni

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{{AutoreCitato|Aristotele|Aristotele}} e di {{AutoreCitato|Teofrasto|Teofrasto}} nascosti in una cava sotto terra furono poi venduti ad Apellicone teio. Silla quindi li trasportò in Roma, e Tirannione col far servitú al presidente della libreria ebbe nelle mani le opere dei due filosofi, ne sottrasse una gran quantità, e gli diede ad {{AutoreCitato|Livio Andronico|Andronico}} peripatetico, il quale gli pubblicò (''Strab. l. {{Sc|xiii}}, p.'' 609, ''e Plut., {{TestoAssente|Vita di Silla}}''). Obbliò il {{AutoreCitato|Adamantios Korais|Coray}} che Strabone ancor molto giovanetto udì in Nisa le lezioni di {{AutoreCitato|Aristodemo di Nysa|Aristodemo}}
{{AutoreCitato|Aristotele|Aristotele}} e di {{AutoreCitato|Teofrasto|Teofrasto}} nascosti in una cava sotto terra furono poi venduti ad Apellicone teio. Silla quindi li trasportò in Roma, e Tirannione col far servitú al presidente della libreria ebbe nelle mani le opere dei due filosofi, ne sottrasse una gran quantità, e gli diede ad {{AutoreCitato|Livio Andronico|Andronico}} peripatetico, il quale gli pubblicò (''Strab. l. {{Sc|xiii}}, p.'' 609, ''e Plut., {{TestoAssente|Vita di Silla}}''). Obbliò il {{AutoreCitato|Adamantios Korais|Coray}} che Strabone ancor molto giovanetto udì in Nisa le lezioni di {{AutoreCitato|Aristodemo di Nysa|Aristodemo}}
filosofo ed oratore, il quale giunto era nella sua estrema vecchiaia. Costui in Rodi e nella patria teneva due scuole, leggendo la mattina rettorica e a mezzodì grammatica; ma essendosi posto in Roma ad insegnare ai figliuoli di Pompeo Magno, si contentò della scuola di grammatica. (''Strab. l. {{Sc|ii}}'', 146). È probabile che Aristodemo e non Tirannione insegnasse al nostro Geografo le umane lettere. Tra suoi amici oltre il duce Elio Gallo, ed il filosofo
filosofo ed oratore, il quale giunto era nella sua estrema vecchiaia. Costui in Rodi e nella patria teneva due scuole, leggendo la mattina rettorica e a mezzodì grammatica; ma essendosi posto in Roma ad insegnare ai figliuoli di Pompeo Magno, si contentò della scuola di grammatica. (''Strab. l. {{Sc|ii}}'', 146). È probabile che Aristodemo e non Tirannione insegnasse al nostro Geografo le umane lettere. Tra suoi amici oltre il duce Elio Gallo, ed il filosofo
{{AutoreCitato|Atenodoro di Tarso|Atenodoro}} maestro d’Augusto e mentore di Tiberio, Slra-
{{AutoreCitato|Atenodoro di Tarso|Atenodoro}} maestro d’Augusto e mentore di Tiberio, {{Pt|Stra-|}}