Pagina:Erodiano - Istoria dell'Imperio dopo Marco, De Romanis, 1821.djvu/186: differenze tra le versioni

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i8a EBODIANO
ditamente di sortire per battersi in campo aperto con Macrino, trasse fuori tutte le truppe. Si affrontarono i due eserciti su’ confini della Fenicia e della Siria: gagliardamente combatterono i soldati di Antonino, certi che se si facevano vincere non aveano a sperare quartiere: freddisdissimi e scorati presero la battaglia quei di Macrino, e di tratto in tratto disertavano tra i nemici. Della qual cosa accortosi Macrino, temendo di èssere abbandonato da tutti, e cadere in mano de’ suoi nemici che ne avrebbero fatto strazio, mentre ancor ferocemente si combatteva, sull’appressarsi della sera si spogliò le divise imperiali, e si die’ alla fuga seguito da pochi fedelissimi capitani. E rasasi la barba per non essere conosciuto, con abito da viaggio e a capo sempre coperto, fuggiva via elocissimamente; e per prevenire la fama della sua disgrazia, i suoi stessi capitani facean fretta a’ postiglioni, dando ad intendere che Macrino per anche imperadore gli spediva per affari rilevantissimi. Mentre egli in tal guisa si dileguava, si battevano gli eserciti, e dalla parte di lui le guardie, e gli approvigionati che dicono pretoriani, gente scelta e di singolare prodezza, valorosamente pugnando sostenevano la battaglia . Gli altri tutti combattevano per Antonino. Cosi durata un pezzo la zuffa, quei di Macrino non vedendo
ditamente di sortire per battersi in campo aper¬
to con Macrino, trasse fuori tutte le truppe. Si
affrontarono i due eserciti su’ confini della Feni¬
cia e della Siria : gagliardamente combatterono
i soldati di Antonino, certi che se si facevano
vincere non aveano a sperare quartiere : freddis-
dissimi e scorati presero la battaglia quei di Ma-
crino , e di tratto in tratto disertavano tra i ne¬
mici . Della qual cosa accortosi Macrino, te¬
mendo di èssere abbandonato da tutti, e cadere
in mano de’ suoi nemici che ne avrebbero fatto
strazio , mentre ancor ferocemente si combatte¬
va , sull’ appressarsi della sera si spogliò le divi¬
se imperiali, e si die’ alla fuga seguito da pochi
fedelissimi capitani. E rasasi la barba per non
essere conosciuto, con abito da viaggio e a capo
sempre coperto , fuggiva via velocissimamente ;
e per prevenire la fama della sua disgrazia, i
suoi stessi capitani facean fretta a’ postiglioni,
dando ad intendere che Macrino per anche impe-
radore gli spediva per affari rilevantissimi. Men¬
tre egli in tal guisa si dileguava, si battevano
gli eserciti, e dalla parte di lui le guardie, e gli
approvigionati che dicono pretoriani , gente
scelta e di singolare prodezza , valorosamente
pugnando sostenevano la battaglia . Gli altri tut¬
ti combattevano per Antonino. Cosi durata un
pezzo la zuffa , quei di Macrino non vedendo
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