Pagina:Cenni storico-bibliografici della R. Biblioteca nazionale di Firenze.djvu/49: differenze tra le versioni

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7. Non si può nella sala di studio parlare ad alta voce nè conversare, ma deve esservi mantenuto il più scrupoloso silenzio.
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8. I libri della biblioteca dovranno essere adoperati con ogni diligenza perchè non soffrano detrimento; ed è quindi proibito di appoggiare la persona o la carta in cui si scriver sopra i volumi; come pure di piegarne le pagine, e di voltarle con le dita bagnate.
8. I libri della biblioteca dovranno essere adoperati con ogni diligenza perchè non soffrano detrimento; ed è quindi proibito di appoggiare la persona o la carta in cui si scrive sopra i volumi; come pure di piegarne le pagine, e di voltarle con le dita bagnate.


9. Non è permesso a due persone di usare contemporaneamente del medesimo libro.
9. Non è permesso a due persone di usare contemporaneamente del medesimo libro.
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10. Nessuno può lasciare il suo posto nella sala di studio, anche per pochi momenti, senza aver depositati i libri che ritiene presso l’impiegato che vi presiede: nessuno può uscire dalla biblioteca senza averne fatta la restituzione ritirando la domanda da lui firmata.
10. Nessuno può lasciare il suo posto nella sala di studio, anche per pochi momenti, senza aver depositati i libri che ritiene presso l’impiegato che vi presiede: nessuno può uscire dalla biblioteca senza averne fatta la restituzione ritirando la domanda da lui firmata.


11. La lettura dei Mss. e dei libri rari ha luogo a una tavola separata accanto all’ ispettore della sala di studio.
11. La lettura dei Mss. e dei libri rari ha luogo a una tavola separata accanto all’ispettore della sala di studio.


12. Non si può copiare dai Mss. e dai libri rari senza il permesso del bibliotecario. Di queste copie sarà tenuto ricordo esatto dall’impiegato che consegna i Mss., il quale noterà l’epoca in cui sono fatte, la persona che le eseguisce, e quella che le richiede, e l’uso a cui sono destinate.
12. Non si può copiare dai Mss. e dai libri rari senza il permesso del bibliotecario. Di queste copie sarà tenuto ricordo esatto dall’impiegato che consegna i Mss., il quale noterà l’epoca in cui sono fatte, la persona che le eseguisce, e quella che le richiede, e l’uso a cui sono destinate.