Pagina:A Prato impressioni d'arte.djvu/57: differenze tra le versioni

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Noi vediamo così come l’opera d’arte sia la diretta emanazione dell’ambiente sociale e politico, nella cui fucina l’artista ha temprato il suo carattere, plasmato il suo pensiero, subendo tutte le influenze, per quanto cercasse di isolarsi dal mondo e chiudersi nel suo lavoro, come fece {{AutoreCitato|Michelangelo Buonarroti|Michelangiolo}}.
Noi vediamo così come l’opera d’arte sia la diretta emanazione dell’ambiente sociale e politico, nella cui fucina l’artista ha temprato il suo carattere, plasmato il suo pensiero, subendo tutte le influenze, per quanto cercasse di isolarsi dal mondo e chiudersi nel suo lavoro, come fece {{AutoreCitato|Michelangelo Buonarroti|Michelangiolo}}.


L’Ancona rappresentante ''la Madonna in trono'' di Giovanni da Milano offre i caratteri già ricordati della Scuola di Giotto ed è interessante per l’epoca che rappresenta.
L’Ancona rappresentante ''la Madonna in trono'' di Giovanni da Milano offre i caratteri già ricordati della Scuola di Giotto ed è interessante per l’epoca che rappresenta.


A {{AutoreCitato|Gaetano Guasti|Gaetano Guasti}}<ref>{{Sc|Gaetano Guasti}}. ''{{TestoAssente|I Quadri della Galleria ed altri oggetti d’arte del comune di Prato}}'' con documenti inediti. Prato, 1888.</ref> dobbiamo alcune notizie interessanti su questo pittore primitivo, scolaro di Taddeo Gaddi. La tavola è divisa in cinque scompartimenti e ha uua predella con due gradini. Nello scompartimento centrale si legge la firma del maestro ''Ego . Iohanes . de Mediolano . pinxi . hoc . opus''. Fra i santi rappresentati vediamo S. Caterina di Alessandria, S. Bartolomeo, S. Bernardo e S. Barnaba uno dei protettori degli spedali di Prato nella Chiesa del quale si trovava in antico l’Ancona; e infatti da una scritta si legge che frate Francesco rettore dello spedale della Misericordia fu l’ordinatore della tavola.<ref>Per le provenienze dei dipinti v. ''{{TestoAssente|Catalogo della Galleria comunale di Prato}}''. Tipografia Giachetti, 1900.</ref>
A {{AutoreCitato|Gaetano Guasti|Gaetano Guasti}}<ref>{{Sc|Gaetano Guasti}}. ''{{TestoAssente|I Quadri della Galleria ed altri oggetti d’arte del comune di Prato}}'' con documenti inediti. Prato, 1888.</ref> dobbiamo alcune notizie interessanti su questo pittore primitivo, scolaro di Taddeo Gaddi. La tavola è divisa in cinque scompartimenti e ha {{Ec|uua|una}} predella con due gradini. Nello scompartimento centrale si legge la firma del maestro ''Ego . Iohanes . de Mediolano . pinxi . hoc . opus''. Fra i santi rappresentati vediamo S. Caterina di Alessandria, S. Bartolomeo, S. Bernardo e S. Barnaba uno dei protettori degli spedali di Prato nella Chiesa del quale si trovava in antico l’Ancona; e infatti da una scritta si legge che frate Francesco rettore dello spedale della Misericordia fu l’ordinatore della tavola.<ref>Per le provenienze dei dipinti v. ''{{TestoAssente|Catalogo della Galleria comunale di Prato}}''. Tipografia Giachetti, 1900.</ref>