Pagina:La persuasione e la rettorica (1913).djvu/23: differenze tra le versioni
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La realtà è per lui le cose che attendono il suo futuro. |
La realtà è per lui le cose che attendono il suo futuro. |
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Questo è il cerchio senza uscita dell’individualità illusoria, che afferma una persona, un fine, una ragione — una ''persuasione inadeguata'', in ciò ch’è adeguato solo al mondo ch’essa si finge. A ognuno il suo mondo è ''il'' |
Questo è il cerchio senza uscita dell’individualità illusoria, che afferma una persona, un fine, una ragione — una ''persuasione inadeguata'', in ciò ch’è adeguato solo al mondo ch’essa si finge. A ognuno il suo mondo è ''il'' mondo; e il |
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valore di quel mondo è il correlativo della sua ''valenza'', il sapore il correlativo della ''sapienza''. |
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Il mio mondo non è che il mio correlativo |
Il mio mondo non è che il mio correlativo, il mio piacere. Onde dice il filosofo: ὀνομάζεται καθ ’ἡδονὴν ἑκάστου ({{AutoreCitato|Eraclito|Eraclito}}). Ognuno ''sa'' quanto ''vuole'' vede quanto ''vive'', quanto il suo piacere ogni volta prevedendo avvicina delle cose lontane. Tanto ne ''comprende'' quanto ne può ''prendere''. |
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''La stessa cosa è il mio vivere e il mondo che vivo''. Così dice {{AutoreCitato|Parmenide}}: τωὐτόν ἐστι νοεῖν τε καὶ οὕνεκέν ἐστι νόημα. |
''La stessa cosa è il mio vivere e il mondo che vivo''. Così dice {{AutoreCitato|Parmenide}}: τωὐτόν ἐστι νοεῖν τε καὶ οὕνεκέν ἐστι νόημα. |
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[[Categoria:Pagine con testo greco]] |