Pagina:Nietzsche - La Nascita della Tragedia.djvu/179: differenze tra le versioni

DLamba (discussione | contributi)
DLamba (discussione | contributi)
Nessun oggetto della modifica
Corpo della pagina (da includere):Corpo della pagina (da includere):
Riga 3: Riga 3:
{{Type|f=80%|t=1|v=1.5|w=3px|L=0px|{{indentatura}}I greci e la posterità. — La magnificenza contenta di sé. — L’uomo teoretico. — La ricerca della verità. — Il fine della scienza. — L’asse della storia universale. — Il prototipo dell’ottimismo teoretico. — La conoscenza tragica.</div>}}
{{Type|f=80%|t=1|v=1.5|w=3px|L=0px|{{indentatura}}I greci e la posterità. — La magnificenza contenta di sé. — L’uomo teoretico. — La ricerca della verità. — Il fine della scienza. — L’asse della storia universale. — Il prototipo dell’ottimismo teoretico. — La conoscenza tragica.</div>}}


Seguendo il senso di tali domande piene di presentimenti, bisogna dichiarare, che l’influenza di {{AutoreCitato|Socrate|Socrate}}, come le ombre che sempre più avanzano dopo il tramonto, si è estesa sulla posterità fino a questo momento e si diffonderà in tutto l’avvenire; che impone necessariamente e sempre imporrà la rinascita dell’arte, e diciamo, in verità, dell’{{spaziato|arte}} intesa interamente nel senso metafisico più ampio e più profondo; e che con la sua propria infinità ne garantisce l’infinità.
Seguendo il senso di tali domande piene di presentimenti, bisogna dichiarare, che l’influenza di {{AutoreCitato|Socrate|Socrate}}, come le ombre che sempre più avanzano dopo il tramonto, si è estesa sulla posterità fino a questo momento e si diffonderà in tutto l’avvenire; che impone necessariamente e sempre imporrà la rinascita dell’{{spaziato|arte}}, e diciamo, in verità, dell’arte intesa interamente nel senso metafisico più ampio e più profondo; e che con la sua propria infinità ne garantisce l’infinità.


Prima che questo potesse essere riconosciuto, prima che fosse persuasivamente dimostrata l’intima dipendenza di ogni arte dai greci, dai greci da {{AutoreCitato|Omero|Omero}} a Socrate, bisognava che noi ci comportassimo con questi greci come gli ateniesi si comportarono con Socrate. Quasi ogni evo e ogni stadio di cultura ha con profondo malumore cercato di liberarsi dei greci, perché tutto ciò che era autentico e genuino e che apparentemente era affatto originale e giustamente ammirato, di botto, come veniva raffrontato con loro, sembrava perdere colore e vita, e incatorzolire in una copia disgraziata, anzi in una vera caricatura. E cosi tornò sempre a spuntare di nuovo il cordiale
Prima che questo potesse essere riconosciuto, prima che fosse persuasivamente dimostrata l’intima dipendenza di ogni arte dai greci, dai greci da {{AutoreCitato|Omero|Omero}} a Socrate, bisognava che noi ci comportassimo con questi greci come gli ateniesi si comportarono con Socrate. Quasi ogni evo e ogni stadio di cultura ha con profondo malumore cercato di liberarsi dei greci, perché tutto ciò che era autentico e genuino e che apparentemente era affatto originale e giustamente ammirato, di botto, come veniva raffrontato con loro, sembrava perdere colore e vita, e incatorzolire in una copia disgraziata, anzi in una vera caricatura. E cosi tornò sempre a spuntare di nuovo il cordiale