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PREFAZIONI!) DEL TRADUTTORE XXVII |
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La scienza è buttata a mare, vale a dire è subordinata all’arte; il che è naturale, data quella concezione. E la morale? A mare ancli’essa, è implicito. A noi, educati al pensiero del {{AutoreCitato|Francesco De Sanctis|De Sanctis}}, il quale sostenne la verità, che l’arte e la morale rispondono a due attività affatto distinte e diverse della mente, fondate l’una sulla fantasia e l’altra sul volere, e che perciò il giudizio estetico non ha nulla che vedere col giudizio morale; a noi sembra naturalissimo, che, concepito il mondo come un prodotto fenomenico puramente artistico, concepito il decorso storico delle umane genti come un mero fenomeno estetico, la morale degli uomini, bene e male, perde completamente la sua essenza di universalità ed eternità, diventa anch’essa una contingenza che corre insieme col deflusso fenomenico delle cose |
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La scienza è buttata a mare, vale a dire è |
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umane. Per noi cotesto «di là dal bene e dal male» è naturalissimo, posta quella premessa. Ma il Nietzsche non aveva alcuna notizia, per |
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subordinata all’arte; il che è naturale, data quella |
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lo meno allora, del pensiero italiano; e dunque, lasciando da parte la ritardataria inconsistenza e incongruenza della sua concezione, bisogna però riconoscergli questo merito di avere scoperta una verità: {{spaziato|l’assoluta separazione dell’arte dalla morale}}. |
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concezione. E la morale? A mare ancli’essa, è |
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implicito. A noi, educati al pensiero del De Sanctis, |
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D’intuizioni geniali il giovine filosofo-filologo non ebbe solo questa; ebbe, tra le altre, che or ora vedremo, anche quella capitale, che il problema della «scienza» non si risolve sul terreno |
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il quale sostenne la verità, che l’arte e la |
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morale rispondono a due attività affatto distinte |
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e diverse della mente, fondate Luna sulla fantasia |
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e l’altra sul volere, e che perciò il giudizio |
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estetico non ha nulla che vedere col giudizio |
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morale; a noi sembra naturalissimo, che, concepito |
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il mondo come un prodotto fenomenico |
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puramente artistico, concepito il decorso storico |
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delle umane genti come un mero fenomeno estetico, |
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la morale degli uomini, bene e male, perde |
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completamente la sua essenza di universalità ed |
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eternità, diventa anch’essa una contingenza che |
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corre insieme col deflusso fenomenico delle cose |
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umane. Per noi cotesto «di là dal bene e dal |
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male» è naturalissimo, posta quella premessa. |
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Ma il Nietzsche non aveva alcuna notizia, per |
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lo meno allora, del pensiero italiano; e dunque, |
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lasciando da parte la ritardataria inconsistenza |
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e incongruenza della siici concezione, bisogna |
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però riconoscergli questo merito di avere scoperta |
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una verità: l’assoluta separazione dell’arte |
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dalla morale. |
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D’intuizioni geniali il giovine filosofo-filologo |
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non ebbe solo questa; ebbe, tra le altre, che |
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or ora vedremo, anche quella capitale, che il |
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problema della «scienza» non si risolve sul terreno |
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abbiamo di che meravigliarci, comq mai egli |