La fame del Globo: differenze tra le versioni

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''Il ripetersi di tumulti nei paesi africani ha un significato tragicamente evidente: come in tutti i tempi la folla insorge davanti allo spettro della morte per fame. Dal 1980 la pluralità delle nazioni ha abbandonato ogni impegno per lo sviluppo dell’agricoltura, i bisogni sono aumentati, la produzione è insufficiente, nei paesi poveri milioni di persone non possono più acquistare il riso o il sorgo per ricolmare la ciotola quotidiana. In Africa, in una delle regioni dalle carenza più gravi, un’associazione umanitaria ha offerto, nel 2006, i fertilizzanti per gli agricoltori che non potevano acquistarli: obbedendo agli attivisti delle organizzazioni “biologiche” europee i contadini del Congo hanno minacciato di bruciare i raccolti ottenuti con i prodotti dell’orrore. Ha raccolto la sfida una donna, Sandra Kavira, agronomo, che ha convinto le contadine dei villaggi ai piedi del Ruwenzori a utilizzare i fertilizzanti offerti. E’ stato il prodigio: i suoli esauriti da millenni di sfruttamento hanno risposto con generosità: un ettaro di risaia, che produceva il riso per dieci persone, ha prodotto il cibo per cinquantacinque.''
:::::'''''La fame del Pianeta''''' ''ed Nuova Terra Antica 2011 Milano Rivista I tempi della terra''
 
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'''{{Testo|/Cap. 15|Cosa c'è nella magiatoiamangiatoia di mucche e scrofe, polli e tacchini}}'''
 
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