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versi con l’istesso alfabeto. Ma una meraviglia anche più grande è l’organismo della lingua in se, di cui imporla, che il discente |
versi con l’istesso alfabeto. Ma una meraviglia anche più grande è l’organismo della lingua in se, di cui imporla, che il discente |
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| − | possegga un’idea generale, che lo guidi, e Io illumini nello studio de’ particolari. |
+ | possegga un’idea generale, che lo guidi, e Io illumini nello studio de’ particolari. |
| − | § |
+ | § 14. |
ORGANISMO DELLA LINGUA E CLASSI DELLE PAROLE. |
ORGANISMO DELLA LINGUA E CLASSI DELLE PAROLE. |
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Se la lingua potesse presentarcisi come un invenzione di ieri, e di cui non avessimo avuto sin qui conoscenza nessuna, noi saremmo presi di meraviglia, e la giudicheremmo l’opera la più prodigiosa dello spirito umano. Ma la ci è divenuta famigliare dalla più tenera infanzia, e questa stupenda creazione ha perduto il suo prestigio, ugualmente che le meraviglie della natura, che ci circondano. Per buona ventura però alcuni riflessi, alla portata di tutte le intelligenze, bastano a farci sentire l’incredibile immensità del suo ufficio e l’estrema semplicità de’ mezzi, con cui ella lo compie. |
Se la lingua potesse presentarcisi come un invenzione di ieri, e di cui non avessimo avuto sin qui conoscenza nessuna, noi saremmo presi di meraviglia, e la giudicheremmo l’opera la più prodigiosa dello spirito umano. Ma la ci è divenuta famigliare dalla più tenera infanzia, e questa stupenda creazione ha perduto il suo prestigio, ugualmente che le meraviglie della natura, che ci circondano. Per buona ventura però alcuni riflessi, alla portata di tutte le intelligenze, bastano a farci sentire l’incredibile immensità del suo ufficio e l’estrema semplicità de’ mezzi, con cui ella lo compie. |
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