Pagina:Tozzi - Giovani, Treves, 1920.djvu/101: differenze tra le versioni

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Allora, ad un tratto, anch’egli chiuse i pugni. Ma il padre lo afferrò per il collo e lo spinse al muro. Il giovine ora si difendeva, senza vedere più nè la stanza nè il padre; mentre pensava al cielo così turchino e pieno di cose soavi. La vecchia andò, sempre silenziosa, per non impacciarsi troppo, a dividerli.
Allora, ad un tratto, anch’egli chiuse i pugni. Ma il padre lo afferrò per il collo e lo spinse al muro. Il giovine ora si difendeva, senza vedere più nè la stanza nè il padre; mentre pensava al cielo così turchino e pieno di cose soavi. La vecchia andò, sempre silenziosa, per non impacciarsi troppo, a dividerli.


Il marmista, che era anche per azzannare il figliolo, smise: ma, per avere ragione, lo rimproverò di essersi rivoltato. Il giovine si senti così umiliato che fuggì in camera, senza rispondere più niente; trattenendo il respiro, per respirare quando non fosse stato più lì. Ma al vecchio non bastava ancora! E si attaccò con tutte due le braccia alla porla chiusa a chiave:
Il marmista, che era anche per azzannare il figliolo, smise; ma, per avere ragione, lo rimproverò di essersi rivoltato. Il giovine si senti così umiliato che fuggì in camera, senza rispondere più niente; trattenendo il respiro, per respirare quando non fosse stato più lì. Ma al vecchio non bastava ancora! E si attaccò con tutte due le braccia alla porla chiusa a chiave:


— Ti voglio ammazzare! T’ho fatto io, e io ti voglio disfare!
— Ti voglio ammazzare! T’ho fatto io, e io ti voglio disfare!