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Turchia si ha un re c’ha nome Caidu, lo quale è nipote del Gran Cane,<sup>nota</sup> che fu figliolo d’uno suo fratello cugino. Questi sono tarteri, valentri uomeni d’arme, perchè sempre istanno in guerra e in brighe. Questa Gran Turchia è verso maestro. Quando l’uomo si parte da Curmaso<sup>nota</sup> e passa per lo fiume di Geon, e dura di verso tramontana insino alle terre del Gran Cane, sappiate ch’e’ truova Caidu. E tra questo Caidu e lo Gran Cane si ha grandissima guerra, perchè Caidu vorebbe conquistare parte delle terre del Cattai e de’ Magi; ma il Gran Cane<sup>nota</sup> vuole che lo sèguiti, sí come fanno gli altri che tengono terra da lui: questi nol vuol fare, perchè non si fida, e perciò sono istate tra loro molte battaglie. E si fa questo re Caidu bene centomila cavalieri; e piú volte hae isconfitto i baroni e i cavalieri del Gran Cane, perciochè questo re Caidu è molto prode dell’arme, egli e sua gente. Or sappiate che questo re Caidu avea una sua figliuola, la quale era chiamata in tartaresco Aigiarne (Aigiaruc): cioè viene a dire in latino «lucente luna». Questa donzella era sí forte che non si trovava persona che vincere la potesse di veruna prova. Lo re suo padre sí la volle maritare: quella disse che mai non si mariterebbe, s’ella non trovasse un gentile uomo che la vincesse di forza o d’altra pruova. Lo re<sup>nota</sup> si le avea largito ch’ella si potesse maritare a sua volontá. Quando la donzella ebbe questo dal re, sí ne fu molto allegra; e allora mandò per tutte le contrade, che, se alcuno gentile uomo fosse che si volesse provare colla figliuola
Turchia si ha un re c’ha nome Caidu, lo quale è nipote del Gran Cane,<sup>nota</sup> che fu figliolo d’uno suo fratello cugino. Questi sono tarteri, valentri uomeni d’arme, perchè sempre istanno in guerra e in brighe. Questa Gran Turchia è verso maestro. Quando l’uomo si parte da Curmaso<sup>nota</sup> e passa per lo fiume di Geon, e dura di verso tramontana insino alle terre del Gran Cane, sappiate ch’e’ truova Caidu. E tra questo Caidu e lo Gran Cane si ha grandissima guerra, perchè Caidu vorebbe conquistare parte delle terre del Cattai e de’ Magi; ma il Gran Cane<sup>nota</sup> vuole che lo sèguiti, sí come fanno gli altri che tengono terra da lui: questi nol vuol fare, perchè non si fida, e perciò sono istate tra loro molte battaglie. E si fa questo re Caidu bene centomila cavalieri; e piú volte hae isconfitto i baroni e i cavalieri del Gran Cane, perciochè questo re Caidu è molto prode dell’arme, egli e sua gente. Or sappiate che questo re Caidu avea una sua figliuola, la quale era chiamata in tartaresco Aigiarne (Aigiaruc): cioè viene a dire in latino «lucente luna». Questa donzella era sí forte che non si trovava persona che vincere la potesse di veruna prova. Lo re suo padre sí la volle maritare: quella disse che mai non si mariterebbe, s’ella non trovasse un gentile uomo che la vincesse di forza o d’altra pruova. Lo re<sup>nota</sup> si le avea largito ch’ella si potesse maritare a sua volontá. Quando la donzella ebbe questo dal re, sí ne fu molto allegra; e allora mandò per tutte le contrade, che, se alcuno gentile uomo fosse che si volesse provare colla figliuola

a) ''Berl.'' perch’el fo fio del fio de (Ciagatai), zerman (carnal) del Gran
Can, el qual àno molte zitade e casteli, et è gran signor et era tartaro, e
la suo’ zente...; e questo Caidu non ebe mai paxe con el Gran Can, ma continuamente
guera.
b) ''Berl.'' la Gran Turchia sono oltra el fiume de Gion... Questo Caidu...
el vene in discordia con el Gran Can, Caidu domandava ch’el volea la
so’ parte de quello che l’avea conquistado, e massimamente dela provinzia
del Cattalo e del Mangi.
c) ''Berl.'' * disse ch’elo i [non] voleva dar tanto quanto ai altri so’ fidi,
e ch’el dovesse andar ala so’ corte a conseio, quando lui mandasse per
elo; e voleva che l’obedisse come feva i altri suo’ baroni. E per questo muodo
el gran signor disse ch’elo [non] i voleva dar la so’ parte che l’avea acquistato.
E Caidu, el qual... non se confidava (del so) avo (zio), disse ch’el non
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