Pagina:Polo - Il milione, Laterza, 1912.djvu/188: differenze tra le versioni
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partiremoci, e andremo alla nobile cittá di Quisai, ch’è la mastra |
<section begin="s1" />partiremoci, e andremo alla nobile cittá di Quisai, ch’è la mastra cittá del reame delli Magi. |
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cittá del reame delli Magi. |
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Quando l’uomo si parte della cittá di Cinga (Cianghan), e’ va tre giornate per molte belle cittá e castella ricche e nobile, di grande mercatanzie e artefici; e sono idoli, e sono al Gran Cane, e hanno moneta di carte; egli hanno da vivere ciò che bisogna al corpo dell’uomo. Di capo di queste tre giornate si si truova<sup>nota</sup> la sopra nobile cittá di Quisai, che vale a dire in francesco «la cittá del cielo»: e conterovvi di sua nobiltá, peroch’ella è la piú nobile cittá del mondo e la migliore. E dirovvi di sua nobiltá, secondo che il re di questa provincia inscrisse a Baiam, che conquistò questa provincia delli Magi; e questi lo mandò a dire al Gran Cane, percioch’egli, sappiendo tanta nobiltá, nolla farebbe guastare; ed io vi conterò per ordine ciò riscrittura conteneva: e tutto è vero, peroch’io Marco il viddi poscia co’ miei occhi. La cittá di Quisai dura in giro di cento miglia, e hae dodicimila ponti di pietra; e sotto la maggiore parte di questi ponti vi potrebbe passare sotto l’arco una gran nave, e per gli altri bene mezza nave. E niuno di ciò si maravigli, percioch’ella èe tutta in acqua e cerchiata d’acqua, e<section end="s2" /> |
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Quando l’uomo si parte della cittá di Cinga (Cianghan), e’ va |
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tre giornate per molte belle cittá e castella ricche e nobile, |
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di grande mercatanzie e artefici; e sono idoli, e sono al Gran |
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Cane, e hanno moneta di carte; egli hanno da vivere ciò che |
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bisogna al corpo dell’uomo. Di capo di queste tre giornate si |
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si truova ’) la sopra nobile cittá di Quisai, che vale a dire in |
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francesco «la cittá del cielo»: e conterovvi di sua nobiltá, peroch’ella |
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è la piú nobile cittá del mondo e la migliore. E dirovvi |
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di sua nobiltá, secondo che *) il re di questa provincia in.scrisse |
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a Baiam, che conquistò questa provincia delli Magi; e questi |
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lo mandò a dire al Gran Cane, percioch’egli, sappiendo tanta |
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nobiltá, nolla farebbe guastare; ed io vi conterò per ordine ciò |
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riscrittura conteneva: e tutto è vero, peroch’io Marco il viddi |
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poscia co’ miei occhi. La cittá di Quisai dura in giro di cento |
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miglia, e hae dodicimila ponti di pietra; e sotto la maggiore |
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parte di questi ponti vi potrebbe passare sotto l’arco una gran |
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nave, e per gli altri bene mezza nave. E niuno di ciò si maravigli, |
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percioch’ella èe tutta in acqua e cerchiata d’acqua, e |