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fublimare, & magnificare con ogni mio’ potere in ogni parte,
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per maggior fua grandezza, gloria, fplendore, & efaltatione,

e poi per particolare feruitù, che porto fingolarmenteà tutta
ſublimare, & magnificare con ogni mio potere in ogni parte, per maggior ſua grandezza, gloria, ſplendore, & eſaltatione, e poi per particolare ſeruitù, che porto ſingolarmente à tutta l'Illuſtre caſa de' Fucari, & affettione alla Signoria voſtra, per dimoſtrarle il deſiderio, & inclinatione, che ho di ſeruirla maggiormente, ho preſo ardire di farne queſt'vltima, e particolare deſcrittione piu vera, che ho mai potuto, per quello, che ho viſto, & inteſo (doue non mi ſono ritrouato) da perſone degne, & qualificate, quantunque altri n'habbino fatto prima, & mandarla in luce ſotto l'honorato nome di V. Sig. Illuſtre per notificarle coſi gran pompa, e ſolenniſſima entrata, ſupplicandola ad accettare queſt'opera con allegro volto, farne partecipe l'Illuſtre Signor ſuo fratello, & aggradire con la grandezza del ſuo bell'animo non queſta picciola fatica, ma la buona volontà mia pronta in ſeruirla ſempre, tenendomi in ſua buona gratia.
l’Illuftre cala de’ Fucati, & affettione alla Signoria voltra, per

di inoltrarle il defiderio,& inclinatione, che ho di feruirla mag

giormente, ho prèfo ardire di farne quell’vicini a, e particolare
{{Capolettera|[[File:Della Croce - L'historia della publica et famosa entrata in Vinegia del serenissimo Henrico III, 1574 (page 6 crop).jpg|100px]]|}}''T per dar principio all'alto ſoggetto di cui parlo, dico qualmente ſabbato alli 17. di Luglio circa hore 21. ſua Maestà giunſe à Mergara, luogo lontano di quà circa tre miglia, in vna carrozza ſuperbamente adorna, tirata da quattro belliſſimi deſtrieri, con l'Eccellentiſſimo Signor Duca di Ferrara, che venne prima quà, e poi andò ad incontrarla con gl'Illuſtriſſimi Signori Don Franceſco, & Alfonſo da Eſte ſuoi zij, & accompagnata da tre bande honoratiſſime di gente d'arme con belliſſimi ſaioni di veluto à liurea, ſopra corſieri riccamente guarniti, l'vna del Signor Conte Alfonſo da Porto, l'altra del Signor Conte Brandolino di Vale di Marino, e la terza del Signor Pio Enea Obizzo, in mezzo dellaquale ſtaua la Maeſtà ſua ſeguitata poi dall'Illustriſſimo Signor Duca di Niuers, che andò anch'egli ad incontrarla, & da altri Signori, & gentil'huomini Franceſi della corte in altre carrozze, e cocchi, & da gli quattro, Ambaſciatori Venetiani, che furono mandati innanti dalla Republica ad incontrare ſua Maestà alli confini ſopra Venzone, quali furono li Clariſſimi Andrea Badoaro, Giouanni Michiele, Giouanni Soranzo Cauallieri, e Senatori di gran portata, e maneggio ne' negotij, e gouerni publici; & Iacomo Foſcarini anch'egli Senatore prudentiſſimo, e di molto valore, che fu l'anno paſſato Generale dell'armata, & all'arriuo ſuo le fu fatto vna ſalua di molte codete, & quiui fu riceuuta da 60. Senatori in veste Ducale di Cremeſino, che ſtauano iui ad aſpettarla per leuarla, cadauno di eſſi con la ſua gondola coperta, chi di veluto, chi di raſo, e chi di damaſco ò tabino cremeſino foderato di dentro di varie ſete di colori diuerſi, & alcune di restagno, ò tela d'oro con tapeti in traſto {{Pt|finiſ-}}''
deferimane piuvera,chehomai potuto, per quello, che ho
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vilto,& incelo(douc non mi fono ritrouato)da perfone degne,

& qualificate, quantunque altri n’habbino fatto prima,&mandarla
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in luce lotto l’honorato nome di V. Sig. Illultre per notificarle
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coli gran pompa, e folennififima entrata, lupplicandolaad

accettare quell’opera con allegro volto, farne partecipe
sublimare, et magnificare con ogni mio potere in ogni parte, per maggior sua grandezza, gloria, splendore, et esaltatione, e poi per particolare servitù, che porto singolarmente à tutta l'Illustre casa de' Fucari, et affettione alla Signoria vostra, per dimostrarle il desiderio, et inclinatione, che ho di servirla maggiormente, ho preso ardire di farne quest'ultima, e particolare descrittione piu vera, che ho mai potuto, per quello, che ho visto, et inteso (dove non mi sono ritrovato) da persone degne, et qualificate, quantunque altri n'habbino fatto prima, et mandarla in luce sotto l'honorato nome di V. Sig. Illustre per notificarle cosi gran pompa, e solennissima entrata, supplicandola ad accettare quest'opera con allegro volto, farne partecipe l'Illustre Signor suo fratello, et aggradire con la grandezza del suo bell'animo non questa picciola fatica, ma la buona volontà mia pronta in servirla sempre, tenendomi in sua buona gratia.
l’Illultre Signor ilio fratello, & aggradire con la grandezza del

luo bell’animo non quella picciola fatica,ma la buona volontà

mia pronta in feruirla fempre, tenendomi in fua buona grana.
{{Capolettera|[[File:Della Croce - L'historia della publica et famosa entrata in Vinegia del serenissimo Henrico III, 1574 (page 6 crop).jpg|100px]]|}}''T per dar principio all'alto soggetto di cui parlo, dico qualmente sabbato alli 17. di Luglio circa hore 21. sua Maestà giunse à Mergara, luogo lontano di quà circa tre miglia, in una carrozza superbamente adorna, tirata da quattro bellissimi destrieri, con l'Eccellentissimo Signor Duca di Ferrara, che venne prima quà, e poi andò ad incontrarla con gl'Illustrissimi Signori Don Francesco, et Alfonso da Este suoi zij, et accompagnata da tre bande honoratissime di gente d'arme con bellissimi saioni di veluto à livrea, sopra corsieri riccamente guarniti, l'una del Signor Conte Alfonso da Porto, l'altra del Signor Conte Brandolino di Vale di Marino, e la terza del Signor Pio Enea Obizzo, in mezzo dellaquale stava la Maestà sua seguitata poi dall'Illustrissimo Signor Duca di Nivers, che andò anch'egli ad incontrarla, et da altri Signori, et gentil'huomini Francesi della corte in altre carrozze, e cocchi, et da gli quattro, Ambasciatori Venetiani, che furono mandati innanti dalla Republica ad incontrare sua Maestà alli confini sopra Venzone, quali furono li Clarissimi Andrea Badoaro, Giovanni Michiele, Giovanni Soranzo Cavallieri, e Senatori di gran portata, e maneggio ne' negotij, e governi publici; et Iacomo Foscarini anch'egli Senatore prudentissimo, e di molto valore, che fu l'anno passato Generale dell'armata, et all'arrivo suo le fu fatto una salva di molte codete, & quivi fu ricevuta da 60. Senatori in veste Ducale di Cremesino, che stavano ivi ad aspettarla per levarla, cadauno di essi con la sua gondola coperta, chi di veluto, chi di raso, e chi di damasco ò tabino cremesino foderato di dentro di varie sete di colori diversi, et alcune di restagno, ò tela d'oro con tapeti in trasto {{Pt|finis-}}''
T per dar principio all’alto {oggetto di caparlo, dico qual -’
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mente fabbatoalli 17. di Luglio circa bore 2 1. fua MaeSlà
gimfe à Mergara, luogo lontano di qua circa tre miglia, in
vna carrozza fuperbamente adorna, tirata da quattro bellif;
fimi dejìrieri, con lScceìlentijfimo Signor Duca di Ferrara,! che -venne prima qua, e poi andò ad in contrarla con gl’lllufiriffimì
Signori Don Francefilo, & ilfonfo da Efìe fuoizij, & accompagnata da
tre bande bonoratijfime di gente d’arme con bellijfimi filóni di voluto à liurea,
/òpra cor fieri riccamente guarniti, l’vna del Signor Conte.Alfonfo da Torto,
l’altra del Signor Conte Brandolìno di Vale di Marino, e la terza del Signor Tio
Enea Obizgo, inmezpcp delinquale flauti la Maefiàfuafeguitata poi dall’Illusiciffirno
Signor Duca di Tfihiers, che andò anch’egli ad incontrarla, & da altri Signori,
& gentil’huomini France fi della corte in altre carrozze, e cocchi], & da
gli quattro, Ambafiiatori Venetiani, che furono mandati irmanti dalla Republica
ad incontrare fua MaeFlà alti confini Jòpra Venzonc, quali furono li Clariffimi
^Andrea B.idoaro, donarmi Mìchicle, donami Soranzp Cauallieri, e Senatori di
gran portata, e maneggio ne’ negati], e gouerni publici; & Iacomo Fofcarini
anch’egli Seilatere prudentiffimo, e di molto valore, che fu l’anno paffuto Generale
dell’armata, &all’arriuo fuo le fu fatto vna faina di molte cedete., &
fete di colori diuerft, & alcune di resìagno, ò tela d’oro con tapcti in traftofinif.
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