Pagina:Della geografia di Strabone libri XVII volume 2.djvu/386: differenze tra le versioni

 
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{{Pt|meni|fenomeni}} accadono regolarmente, ma quando è invece nei segni solstiziali v’ha irregolarità, sì nella misura come nella prestezza. E che rispetto agli altri segni l’anomalia è maggiore o minore secondochè sono più o meno vicini a quelli or or mentovati. In quanto a sè poi dice, che benchè si trovasse per molti giorni durante il solstizio di estate ed il plenilunio nel tempio d’Ercole in Gadi, non potè osservare queste annuali irregolarità delle marce. Che nondimeno alla nuova luna di quello stesso mese osservò in Ilipa<ref>''Alcolea'', situata a 20 leghe dalla foce del ''Guadalquivir''.</ref> un ringorgamento del Beti maggiore del solito; perocchè mentre quel fiume ne’ riflussi ordinarii soleva bagnare le proprie sponde appena fino a metà della loro altezza, allora le soverchiò per modo che le milizie stanziate in Ilipa (sebbene sia distante dal mare circa settecento stadii) potevano far acqua senza uscirne: e le pianure lungo il mare per lo spazio di trenta<ref>Gli Edit. franc. dicono di aver letto invece in alcuni manoscritti ''cinquanta''.</ref> stadii furono ricoperte dalla marea siffattamente che in alcune parti se ne formarono isole, mentrechè in Gadi l’argine su cui è fondato il tempio d’Ercole, e il molo che sta dinanzi al porto della città, erano stati coperti dall’acqua non più che all’altezza di dieci cubiti, secondo che dice di aver misurato egli stesso. E quando bene (soggiunge) qualcuno s’immaginasse il doppio di questa altezza nelle escrescenze che qualche volta hanno luogo, non sarebbe per altro possibile di formarsi una idea di quell’altezza a cui l’acqua ascende a cagione
{{Pt|meni|nozimeni}} accadono regolarmente, ma quando è invece ne!
segni solsliziali v’ha irregolarità, sì nella misura come
nella prestezza. E chc rispetto agli altri segni l’anomalia
è maggiore o minore secondochè sono più o meno vicini
a quelli or or mentovali. In quanto a sè poi dice, che
benché si trovasse per molti giorni durante il solstizio di
estate cd il plenilunio nel tempio d’Èrcole in Gadi, non
potè osservare queste annuali irregolarità delle marce.
Chc nondimeno alla nuova luna di qnello stesso mese osservò
in Ilipa<ref>''Alcolea'', situata a 20 leghe dalla foce del ''Guadalquivir''.</ref> un ringorgamento del Beli maggiore del
solito; perocché mentre quel fiume ne’ riflussi ordinarii
soleva bngnare le prrprie sponde appena fino a metà
della loro altezza, allora le soverchiò per modo chc le
milizie stanziate in Ilipa (sebbene sia distante dal mare
circa settecento stadii) potevano far acqua senza uscirne:
e le i i.inurr lungo il mare per lo spazio di trenta<ref>Gli Edit. franc. dicono di aver letto invece in alcuni manoscritti ''cinquanta''.</ref> stadii
furono ricuprrtr dalla marea siffattamente chc in alcune
parti se ne formarono isole, mentrechè in Gadi
l’argine su cui è fondato il tempio d'Ercole, e il molo
chc sta dinanzi al porto della città, erano stati coperti
dall’acqua non più chc all’altezza di dicci cubiti, secondo
che dice di aver misurato egli stesso. E qu indo
bene (soggiunge) qualcuno s’immaginasse il doppio di
questa altezza nelle escrescenze chc qnalchc volta hanno
luogo, non sarebbe per altro possibile di formarsi una
idea di quell’altezza a cui l’acqua ascende a cagione