Pagina:Della geografia di Strabone libri XVII volume 2.djvu/369: differenze tra le versioni

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chè poca è la loro curiosità di sapere<ref>Luogo di dubbia lezione.</ref>: e però dove i primi ci vengono meno, non possiamo raccoglier molto dagli altri per ammendarne il difetto. Perocchè come il restante così anche i nomi più illustri, sono ellenici per la maggior parte.
chè poca è la loro curiosità di sapere<ref>Luogo di dubbia lezione.</ref>: e però dove i primi ci vengono meno, non possiamo raccoglier molto dagli altri per ammendarne il difetto. Perocchè come il restante, così anche i nomi più illustri, sono ellenici per la maggior parte.


Rispetto poi alla divisione generale dell Iberia, fu già chiamata da’ nostri maggiori con questo nome tutta quella regione che è fra il Rodano e l’Istmo rinchiusa fra i golfi Galatici: ma i moderni pongono i Pirenei come limite dell’Iberia; e coll’antico nome dicono Iberia quel tratto di paese e chiamano invece Spagna il restante al di qua dell Ibero<ref>Il {{AutoreCitato|Adamantios Korais|Coray}} legge: {{testo greco}}. ''E la chiamano promiscuamente Iberia e Sppgna. Alcuni poi elicono Iberia soltanto quella al di qua delt Ibero''.</ref>. Più anticamente chiamavansi Igleti gli abitanti di questa regione che non è grande, secondochè afferma Asclepiade di Mirleo. I Romani poi denominandola tutta promiscuamente Iberia ed Ispagna la partirono in citeriore ed ulteriore; e in progresso di tempo, secondo le politiche variazioni adottarono diversi compartimenti. Oggi di alcune delle province son assegnate al senato ed al popolo romano altre all’imperatore; la Betica appartiene al popolo, e vi suole esser mandato un pretore con un questore e un legato. Questa provincia finisce all oriente in vicinanza di Castalona. Il restante è tutto di Cesare, il quale vi manda due ufficiali, l’uno pretorio e l’altro consolare. Il primo,
Rispetto poi alla divisione generale dell’Iberia, fu già chiamata da’ nostri maggiori con questo nome tutta quella regione che è fra il Rodano e l’Istmo rinchiusa fra i golfi Galatici: ma i moderni pongono i Pirenei come limite dell’Iberia; e coll’antico nome dicono Iberia quel tratto di paese, e chiamano invece Spagna il restante al di qua dell’Ibero<ref>Il {{AutoreCitato|Adamantios Korais|Coray}} legge: συνωνύμως τε τὴν αὐτὴν Ἰβηρίαν λέγουσι καὶ Ἱσπανίαν (οι δ᾽ Ἰβηρίαν) μόνην ἐκάλουν τὴν ἐντὸς τοῦ Ἴβηρος. ''E la chiamano promiscuamente Iberia e Spagna. Alcuni poi dicono Iberia soltanto quella al di qua dell’Ibero''.</ref>. Più anticamente chiamavansi Igleti gli abitanti di questa regione che non è grande, secondochè afferma Asclepiade di Mirleo. I Romani poi denominandola tutta promiscuamente Iberia ed Ispagna la partirono in citeriore ed ulteriore; e in progresso di tempo, secondo le politiche variazioni, adottarono diversi compartimenti. Oggidì alcune delle province son assegnate al senato ed al popolo romano, altre all’imperatore; la Betica appartiene al popolo, e vi suole esser mandato un pretore con un questore e un legato. Questa provincia finisce all’oriente in vicinanza di Castalona. Il restante è tutto di Cesare, il quale vi manda due ufficiali, l’uno pretorio e l’altro consolare. Il primo,
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[[Categoria:Pagine con testo greco]]