Pagina:Della geografia di Strabone libri XVII volume 2.djvu/362: differenze tra le versioni

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mezzogiorno son gli Oretani, e quanti altri de’ Bastetani e Dittani abitano l'Orospeda. Dall’oriente in fine è Idubeda. Considerando poi i Celtiberi come divisi in queste quattro parti, i più forti son quelli che abitano all oriente ed al mezzo giorno, ciò sono gli Arevaci confinanti coi Carpetani e colle fonti del Tago. La più nominata delle loro città è Numanzia: e mostrarono il proprio valore nella guerra Celtiberica sostenuta contro i Romani per ben venti anni. Perocchè vi rimasero distrutti parecchi eserciti insieme coi condottieri; ed all'ultimo essendo posto l'assedio a Numanzia, i cittadini lo sopportarono con grande costanza, fuor pochi che disertarono il muro<ref>''Segorba'' e ''Baubola''.</ref>. Anche i Lusoni sono orientali e contigui alle fonti del Tago; e sono degli Arevaci anche le città di Segida e di Pallanzia. Numanzia poi è distante da ''Caesar Augusta'' (la quale come abbiam detto è fondata lungo l'Ibero) circa ottocento stadii. Appartengono ai Celtiberi anche Sagobriga e Bilbili<ref>{{testo greco}}. Gli Editori francesi traducono: ''Gli abitanti di Numanzia assediati nella loro città, sopporlamno con coraggio la fame, insino a che poi, ridotti a piccolo numero, furon necessitati di arrendere la fortezza''.</ref> presso alle quali combatterono Metello e Sertorio Polibio poi mentovando le parti ei paesi de Vaccei e dei Celtiberi unisce alle altre città anche Segesama ed Intercatia e Posidonio dice che Marco Marcello raccolse dalla Celtiberia un tributo di {{Pt|sei-|}}
mezzogiorno son gli Oretani, e quanti altri de’ Bastetani e Dittani abitano l’Orospeda. Dall’oriente in fine è Idubeda. Considerando poi i Celtiberi come divisi in queste quattro parti, i più forti son quelli che abitano all’oriente ed al mezzo giorno, ciò sono gli Arevaci confinanti coi Carpetani e colle fonti del Tago. La più nominata delle loro città è Numanzia: e mostrarono il proprio valore nella guerra Celtiberica sostenuta contro i Romani per ben venti anni. Perocchè vi rimasero distrutti parecchi eserciti insieme coi condottieri; ed all’ultimo essendo posto l’assedio a Numanzia, i cittadini lo sopportarono con grande costanza, fuor pochi che disertarono il muro<ref>Οἱ Νομαντῖνοι πολιορκούμενοι ἀπεκαρτέρησαν πλὴν ὀλίγων τῶν ἐνδόντων τὸ τεῖχος. Gli Editori francesi traducono: ''Gli abitanti di Numanzia assediati nella loro città, sopportarono con coraggio la fame, insino a che poi, ridotti a piccolo numero, furon necessitati di arrendere la fortezza''.</ref>. Anche i Lusoni sono orientali e contigui alle fonti del Tago; e sono degli Arevaci anche le città di Segida e di Pallanzia. Numanzia poi è distante da ''Caesar Augusta'' (la quale, come abbiam detto, è fondata lungo l’Ibero) circa ottocento stadii. Appartengono ai Celtiberi anche Sagobriga e Bilbili<ref>''Segorba'' e ''Baubola''.</ref>, presso alle quali combatterono Metello e Sertorio. Polibio poi mentovando le parti e i paesi de’ Vaccei e dei Celtiberi unisce alle altre città anche Segesama ed Intercatia: e Posidonio dice che Marco Marcello raccolse dalla Celtiberia un tributo di {{Pt|sei-|}}
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[[Categoria:Pagine con testo greco]]