Pagina:Leonardo prosatore.djvu/369: differenze tra le versioni

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{{ct|f=170%|v=1|GLOSSARIETTO VINCIANO<ref name="pag365">L’Accademia dei Lincei, pubblicando il Codice Atlantico a cura di G. Piumati (Roma, 1891-1904), si proponeva di farlo seguire da un dizionario vinciano, ma la cosa non ebbe effetto; L. Beltrami, nella Raccolta vinciana, 1° fascic. 1905, p. 67 sgg., faceva poi solo un breve spoglio di ''Voci e termini del dialetto milanese nel Cod. Atlantico''. Mi pare perciò non inutile questo Glossarietto che ha (lo dichiaro a scanso d’equivoci), due scopi ben distinti: I elencare i vocaboli che, anche essendo di facile accezione, presentano qualche diversità dalla forma prevalsa nella nostra tradizione letteraria, con l’intendimento di mostrare gli elementi più notevoli dell’impasto linguistico vinciano; II dare ai giovani studiosi la spiegazione delle parole difficili o adoperate dal Vinci in un suo speciale significato.
{{ct|f=170%|v=1|GLOSSARIETTO VINCIANO<ref name="pag365">L’Accademia dei Lincei, pubblicando il Codice Atlantico a cura di G. Piumati (Roma, 1891-1904), si proponeva di farlo seguire da un dizionario vinciano, ma la cosa non ebbe effetto; L. Beltrami, nella Raccolta vinciana, 1° fascic. 1905, p. 67 sgg., faceva poi solo un breve spoglio di ''Voci'' e ''termini del dialetto milanese nel Cod. Atlantico''. Mi pare perciò non inutile questo Glossarietto che ha (lo dichiaro a scanso d’equivoci), due scopi ben distinti: I elencare i vocaboli che, anche essendo di facile accezione, presentano qualche diversità dalla forma prevalsa nella nostra tradizione letteraria, con l’intendimento di mostrare gli elementi più notevoli dell’impasto linguistico vinciano; II dare ai giovani studiosi la spiegazione delle parole difficili o adoperate dal Vinci in un suo speciale significato.
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Avverto pure che non tenni conto delle variazioni ortografiche (specialmente in fatto di doppie), perchè, ripeto, la grafia è oscillante, oltre che nei trascrittori, proprio nel Vinci stesso.
Avverto pure che non tenni conto delle variazioni ortografiche (specialmente in fatto di doppie), perchè, ripeto, la grafia è oscillante, oltre che nei trascrittori, proprio nel Vinci stesso.