Pagina:Leonardo prosatore.djvu/125: differenze tra le versioni
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L’uccello è strumento oprante per legge matematica, il quale strumento è in potestà dell’omo poterlo fare con tutti li sua moti, ma non con tanta potenzia (ma solo |
L’uccello è strumento oprante per legge matematica, il quale strumento è in potestà dell’omo poterlo fare con tutti li sua moti, ma non con tanta potenzia (ma solo s’astende nella potenza del bilicarsi)<ref>Ma questa minor potenza è solo riguardo alla capacità d’equilibrio.</ref> ; adunque diren che tale strumento composto per l’omo non li manca se non l’anima dello uccello, la quale anima bisogna che sia contrafatta dall’anima dell’omo. |
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L’anima alle membra delli uccelli sanza dubbio obbidirà meglio a’ bisogni di quelle, che a quelle non farebbe l’anima dell’omo, da esse separato, e massimamente ne’ moti di quasi insensibili bilicazioni; ma poi che alle molte sensibile varietà di moti noi vediamo l’uccello provvedere, noi possiamo per tale esperienzia giudicare che le forte<ref>Fortemente.</ref> {{Pt|sensi-|}} |
L’anima alle membra delli uccelli sanza dubbio obbidirà meglio a’ bisogni di quelle, che a quelle non farebbe l’anima dell’omo, da esse separato, e massimamente ne’ moti di quasi insensibili bilicazioni; ma poi che alle molte sensibile varietà di moti noi vediamo l’uccello provvedere, noi possiamo per tale esperienzia giudicare che le forte<ref>Fortemente.</ref> {{Pt|sensi-|}} |