Pagina:Serao - Il romanzo della fanciulla, R. Bemporad & figlio, Firenze, 1921.djvu/272: differenze tra le versioni

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Il Piccolino guardava la mamma, con gli occhietti vicaci. Ma dietro una tenda, un piccolo singhiozzo s’intese: Emma Demartino piangeva.
Il Piccolino guardava la mamma, con gli occhietti vicaci. Ma dietro una tenda, un piccolo singhiozzo s’intese: Emma Demartino piangeva.

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Ella misurò il lavoro fatto con l’occhio esperimentato, e vide che la calza arrivava ormai alla fine del polpaccio: bisognava cominciare una serie di maglie doppie per diminuire il giro della calza, intorno al collo del piede. Attentamente, con l’unghia del pollice che strisciava sui ferri, essa contava le maghe; quando nell’aria cheta pomeridiana, nel grande silenzio estivo provinciale, un fischio dolcissimo risuonò. Subito, Emma levò gli occhi e guardò fra le. stecche della persiana verde; Federico Mastrocola era al suo posto alla piccola finestra del granaio, mostrando la testa bruna tutta arruffata di ricci, e torcendosi il mustacchietto incipiente. Emma chinò di nuovo gli occhi e ricominciò a fare il conto delle maglie, che doveva diminuire: nel suo volto pallido di fanciulla anemica s’era manifestato, con gli anni, un crescente scolorimento. Gli occhi avevano perduto e la vivacità e il languore che li rendevano così seducenti, eran diventati come smorti, come opachi; due borse di pelle floscia, giallastra, con qualche intonazione livida si erano
Ella misurò il lavoro fatto con l’occhio esperimentato, e vide che la calza arrivava ormai alla fine del polpaccio: bisognava cominciare una serie di maglie doppie per diminuire il giro della calza, intorno al collo del piede. Attentamente, con l’unghia del pollice che strisciava sui ferri, essa contava le maglie; quando nell’aria cheta pomeridiana, nel grande silenzio estivo provinciale, un fischio dolcissimo risuonò. Subito, Emma levò gli occhi e guardò fra le stecche della persiana verde; Federico Mastrocola era al suo posto alla piccola finestra del granaio, mostrando la testa bruna tutta arruffata di ricci, e torcendosi il mustacchietto incipiente. Emma chinò di nuovo gli occhi e ricominciò a fare il conto delle maglie, che doveva diminuire: nel suo volto pallido di fanciulla anemica s’era manifestato, con gli anni, un crescente scolorimento. Gli occhi avevano perduto e la vivacità e il languore che li rendevano così seducenti, eran diventati come smorti, come opachi; due borse di pelle floscia, giallastra, con qualche intonazione livida si erano