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prima di voi, e {{AutoreCitato|Samuel Sharp|Samuello Sharp}}<ref>{{AutoreCitato|Samuel Sharp|Samuello Sharp}} chirurgo viaggiò in età molto avanzata senza conoscere la lingua italiana: fece brieve dimora in Italia, e ritornato in Inghilterra scrisse alcune Lettere itinerarie a danno degli Italiani, che furono confutate da Giuseppe Baretti — (''Gl’Italiani di Giuseppe Baretti. Ediz. di Milano'', 1818, in 8.vo).</ref> e {{AutoreCitato|Tobias Smollett|Smollet}} medico<ref>{{AutoreCitato|Tobias Smollett|Smollet}}, rigido ed acre scrittore, forse ancora perchè ammalaticcio, per quanto ne assicura Stern. Disse male di tutto e di tutti in Italia, e tant’oltre giunse il di lui mal’umore, che nella 28. sua Lettera vuole a viva forza sostenere che la bella statua della Venere de’ Medici non è il simulacro della Dea, ma di Frine uscente dal bagno alla presenza di tutto il popolo concorso a’ giuochi Eleusini (''Smollet, Lett.'' 28.).</ref> e {{AutoreCitato|Roger Ascham|Ruggiero Ascham}}<ref>{{AutoreCitato|Roger Ascham|Ruggiero Ascham}}, segretario della {{AutoreCitato|Elisabetta I d'Inghilterra|regina Elisabetta}}, viaggiò nel 1580 circa, si fermò otto soli giorni
prima di voi, e {{Wl|Q7412596|Samuello Sharp}}<ref>{{Wl|Q7412596|Samuello Sharp}} chirurgo viaggiò in età molto avanzata senza conoscere la lingua italiana: fece brieve dimora in Italia, e ritornato in Inghilterra scrisse alcune Lettere itinerarie a danno degli Italiani, che furono confutate da {{Wl|Q741900|Giuseppe Baretti}} — (''Gl’Italiani di Giuseppe Baretti. Ediz. di Milano'', 1818, in 8.vo).</ref> e {{Wl|Q356283|Smollet}} medico<ref>{{Wl|Q356283|Smollet}}, rigido ed acre scrittore, forse ancora perchè ammalaticcio, per quanto ne assicura {{Wl|Q218960|Stern}}. Disse male di tutto e di tutti in Italia, e tant’oltre giunse il di lui mal’umore, che nella 28. sua Lettera vuole a viva forza sostenere che la bella statua della {{Wl|Q774967|Venere de’ Medici}} non è il simulacro della Dea, ma di {{Wl|Q232790|Frine}} uscente dal bagno alla presenza di tutto il popolo concorso a’ giuochi Eleusini (''{{Wl|Q356283|Smollet}}, Lett.'' 28.).</ref> e {{Wl|Q965811|Ruggiero Ascham}}<ref>{{Wl|Q965811|Ruggiero Ascham}}, segretario della {{Wl|Q7207|regina Elisabetta}}, viaggiò nel 1580 circa, si fermò otto soli giorni in Italia; e ritornato in Inghilterra scrisse: ''Iddio sia ringraziato che io non feci dimora per più di otto giorni in Italia, perchè in questi otto giorni fui testimonio d’infinite scelleraggini, che io non ne udii, nè vidi, nè lessi tante da nove anni dacché vivo in Londra'' ({{Wl|Q965811|Ascham}}, Opere ristampate in Londra 1780).
in Italia; e ritornato in Inghilterra scrisse: ''Iddio sia ringraziato che io non feci dimora per più di otto giorni in Italia, perchè in questi otto giorni fui testimonio d’infinite scelleraggini, che io non ne udii, nè vidi, nè lessi tante da nove anni dacché vivo in Londra'' ({{AutoreCitato|Roger Ascham|Ascham}}, Opere ristampate in Londra 1780).
</ref>, furono tutti della Italia martello; ed era pure quest’ultimo di gravi dottrine fornito, come voi siete eruditissima: ma egli pur cadde nella puerile persuasione, che percorrendo terre e mari facile si renda il giudicare di leggi e di costumi al solo passeggero contatto.
</ref>, furono tutti della Italia martello; ed era pure quest’ultimo di gravi dottrine fornito, come voi siete eruditissima: ma egli pur cadde nella puerile persuasione, che percorrendo terre e mari facile si renda il giudicare di leggi e di costumi al solo passeggero contatto.