Pagina:Neera - Il libro di mio figlio.djvu/112: differenze tra le versioni
Stato della pagina | Stato della pagina | ||
- | + | Pagine SAL 100% | |
Corpo della pagina (da includere): | Corpo della pagina (da includere): | ||
Riga 4: | Riga 4: | ||
Nulla di troppo nè di poco è la formula d’una ben intesa economia. |
Nulla di troppo nè di poco è la formula d’una ben intesa economia. |
||
Sprezzare le ricchezze è una massima un po’ vaga. Il denaro è una forza e nessuna forza va disprezzata. Spregevole è solamente la ricchezza |
Sprezzare le ricchezze è una massima un po’ vaga. Il denaro è una forza e nessuna forza va disprezzata. Spregevole è solamente la ricchezza in mano degli sciocchi, degli egoisti, degli ignoranti. Chi ha senno sa trarre dalla ricchezza diletto e virtù. Ottimo procedimento per avere sempre denari è quello di limitare i propri bisogni e massima invariabile, intangibile: Non fare debiti. |
||
L’avarizia sola è vizio; l’economia è ordine e armonia. |
L’avarizia sola è vizio; l’economia è ordine e armonia. |
||
Dicendo questo, penso che cosa succederebbe del mondo, ove appunto tutto è ordine ed armonia, se la terra sprecando le ore fissate al suo giro ci mostrasse il sole oggi alle dieci del mattino, domani a mezzogiorno e poi alle quattro. se gli astri divenuti improvvisamente prodighi, {{Pt|versas-|}} |
Dicendo questo, penso che cosa succederebbe del mondo, ove appunto tutto è ordine ed armonia, se la terra sprecando le ore fissate al suo giro ci mostrasse il sole oggi alle dieci del mattino, domani a mezzogiorno e poi alle quattro. O se gli astri divenuti improvvisamente prodighi, {{Pt|versas-|}} |