Pagina:Angeli - Roma, parte I - Serie Italia Artistica, Bergamo, 1908.djvu/30: differenze tra le versioni

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| caption = {{Sc|la lupa del campidoglio — palazzo dei conservatori.}}<span style="position:absolute;right:0">(Fot.Alinari).</span>
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| tstyle=font-size:75% }} mille e gli ornamenti che i Sabini portavano ai bracci, questi li scagliarono contro la malcapitata con tanta forza che ne rimase uccisa. Di qui l’origine del nome di Roccia Tarpea, e dell’ufficio cui fu impiegata nei delitti di tradimento verso la patria. Ma all’infuori di queste leggende, noi non abbiamo nessuna testimonianza delle costruzioni primitive sorte sul colle Capitolino. Queste comprendevano certamente l’''Arx'' sul lembo estremo dove è ora la chiesa di Santa Maria in Aracoeli e nel cui recinto doveva essere compreso il tempio di ''Juno Moneta'' e dal lato opposto, il tempio di Giove Ottimo Massimo. Questo dovette essere edificato negli ultimi anni del regime regio e consacrato nei primi della repubblica dal console Orazio Pulvillo.
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Era un edificio d’origine etrusca, decorato da terrecotte policrome e coronato da una quadriga anch’essa di terracotta. Frammenti di queste decorazioni furono trovate nel 1896 e rappresentano antefisse decorate da palmette e il busto di una donna vestita di tunica e dipinto di rosso. Ma, come ho notato, tutta l’epoca delle origini è avvolta da un velo profondo e le misteriose divinità italiche, scavate dalle zolle della terra madre, sembrano proteggere col loro sorriso enimmatico il segreto religioso che chiude nel cerchio delle sue leggende, la nascita prima della città che doveva signoreggiare il mondo.
Era un edificio d’origine etrusca, decorato da terrecotte policrome e coronato da una quadriga anch’essa di terracotta. Frammenti di queste decorazioni furono trovate nel 1896 e rappresentano antefisse decorate da palmette e il busto di una donna vestita di tunica e dipinto di rosso. Ma, come ho notato, tutta l’epoca delle origini è avvolta da un velo profondo e le misteriose divinità italiche, scavate dalle zolle della terra madre, sembrano proteggere col loro sorriso enimmatico il segreto religioso che chiude nel cerchio delle sue leggende, la nascita prima della città che doveva signoreggiare il mondo.
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