Pagina:Deledda - Il nostro padrone, Milano, Treves, 1920.djvu/288: differenze tra le versioni

Phe-bot (discussione | contributi)
Divudi85: split
 
Stato della paginaStato della pagina
-
Pagine SAL 25%
+
Pagine SAL 75%
Intestazione (non inclusa):Intestazione (non inclusa):
Riga 1: Riga 1:
{{RigaIntestazione||— 282 —|}}
Corpo della pagina (da includere):Corpo della pagina (da includere):
Riga 1: Riga 1:
<nowiki />


geloso. Ah, ella si divertiva! Ella non era inquieta e triste come lo era lui: ella forse aveva un appuntamento con qualche ma scherotto selvaggio, e avrebbe ballato e riso, senza ricordarsi di altro.
geloso. Ah, ella si divertiva! Ella non era inquieta e triste come lo era lui: ella forse aveva un appuntamento con qualche mascherotto selvaggio, e avrebbe ballato e riso, senza ricordarsi di altro.


In apparenza indifferente e calmo, cominciò ad andare su e giù per il Corso, tra la folla che diventava sempre più fitta e varia. Le due cuffiette correvano e saltavano davanti a lui, fermandosi talvolta in mezzo ai gruppi di mascherine accompagnate da uomini che suonavano e ballavano, e ad un tratto egli vide il nastro celeste volteggiargli attorno, assieme con la testa di un frate, e sentì un impeto di gelosia e di tristezza, e il suono delle fisarmoniche gli sembrò una nenia funebre. Gli parve d'essere come un esule, in mezzo alla folla mascherata e allegra; un esule melanconico, straniero a tutti, da tutti trascurato.
In apparenza indifferente e calmo, cominciò ad andare su e giù per il Corso, tra la folla che diventava sempre più fitta e varia. Le due cuffiette correvano e saltavano davanti a lui, fermandosi talvolta in mezzo ai gruppi di mascherine accompagnate da uomini che suonavano e ballavano, e ad un tratto egli vide il nastro celeste volteggiargli attorno, assieme con la testa di un frate, e sentì un impeto di gelosia e di tristezza, e il suono delle fisarmoniche gli sembrò una nenia funebre. Gli parve d’essere come un esule, in mezzo alla folla mascherata e allegra; un esule melanconico, straniero a tutti, da tutti trascurato.


Tutti si divertivano, attorno a lui; sotto quelle maschere di cera, immobili e macabre, palpitavano visi di donne belle, bocche frementi di riso e di voluttà: egli solo, sotto la sua maschera d'uomo vivo, nascondeva l'aspetto funebre dei morti che camminano ancora. E a poco a poco, mentre la cuffietta celeste gli passava e ripassava davanti come una grossa farfalla
Tutti si divertivano, attorno a lui; sotto quelle maschere di cera, immobili e macabre, palpitavano visi di donne belle, bocche frementi di riso e di voluttà: egli solo, sotto la sua maschera d’uomo vivo, nascondeva l’aspetto funebre dei morti che camminano ancora. E a poco a poco, mentre la cuffietta celeste gli passava e ripassava davanti come una grossa {{Pt|far-|}}
Piè di pagina (non incluso)Piè di pagina (non incluso)
Riga 1: Riga 1:

<references/>