Pagina:Deledda - Il nostro padrone, Milano, Treves, 1920.djvu/260: differenze tra le versioni
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⚫ | Eppure, al contrario dell’altra volta, quel giorno egli le si avvicinò, e accettando l’invito di Predu Maria mangiò assieme con loro. Chiacchierarono delle solite cose, della pensione, dei pensionanti, di Marielène che lavorava giorno e notte, della maestra Saju che rinfacciava a Sebastiana di non lavorare come la sua vicina di casa.... |
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⚫ | Eppure, al contrario |
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Appena finito il pasto, Sebastiana si alzò per andare nel bosco e finir di riempire di ghiande la sua corba, e siccome si affrettava, quasi affannata, per paura che sua madre la sgridasse, Bruno le disse: |
Appena finito il pasto, Sebastiana si alzò per andare nel bosco e finir di riempire di ghiande la sua corba, e siccome si affrettava, quasi affannata, per paura che sua madre la sgridasse, Bruno le disse: |
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— E tu non permetti a tua moglie di lavorare fino ad ammalarsi? |
— E tu non permetti a tua moglie di lavorare fino ad ammalarsi? |
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— Prenditi questa! |
— Prenditi questa! — disse Predu Maria, e rise. |
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— Mia moglie? Ma appunto, mia moglie fa quello che le pare e piace! |
— Mia moglie? Ma appunto, mia moglie fa quello che le pare e piace! |
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