Pagina:Angeli - Roma, parte I - Serie Italia Artistica, Bergamo, 1908.djvu/87: differenze tra le versioni
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anche facilitata da uno dei soliti incendi che devastavano periodicamente la città. Così restaurò l’acquedotto dell’Acqua Marcia e di questo restauro ci rimane ancora l’iscrizione sull’arco che forma l’attuale Porta S. Lorenzo; rifece quasi intieramente il teatro di Pompeo e vi aggiunse statue colossali, fra cui è notevole quella di bronzo dorato d’Èrcole che si conserva nel Vaticano, e infine compì l’arco di trionfo che portava il suo nome e che doveva glorificare la definitiva conquista del popolo giudaico. Questa conquista, che non fu senza gloria e che fu contrastata pollice per pollice dagli ebrei sotto la guida di Simone Giora, segnò la fine della loro storia nel mondo e il principio di quella dispersione che agli scrittori cristiani parve un castigo divino. A questo fatto si deve forse se il bell’arco di Tito — sotto cui non |