Pagina:Angeli - Roma, parte I - Serie Italia Artistica, Bergamo, 1908.djvu/58: differenze tra le versioni

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Ma col crescere della potenza di Roma e con lo straordinario aumento della sua popolazione il Foro Romano cominciava a non esser più sufficiente. Augusto rimediò a questo inconveniente col costruire ed aprire un nuovo Foro che prese nome da lui e che comunicava con l’antico tanto da esserne la continuazione. Il nuovo Foro era limitato da un’alta muraglia di pietra Gabina, nei cui fianchi si apriva la porta arcata d’accesso. La muraglia era stata eretta per circoscrivere l’area e separarla dalla vista delle case private che sorgevano in quel luogo popolatissimo di Roma. Il Foro aveva forma rettangolare circoscritto ai lati da due emicicli simmetrici ed era circondato da portici adorni con le statue dei capitani più illustri nella storia di Roma. Nel centro poi, s’innalzava un tempio d’ordine corinzio — di cui sussistono le colonne colossali dedicato a Marte Ultore e promesso da Augusto al Dio della guerra, il giorno della battaglia di Filippi, per vendicare l’assassinio di Cesare. Questo tempio sontuoso, decorato nell’interno da mirabili colonne di giallo antico e arricchito coi capolavori della scultura e della pittura greca, finì col dare il nome a tutto il Foro che nel medioevo era detto ''Martis Forum'', da cui ebbe origine il nome di Martorio, dato al vicolo che di là conduceva al Campidoglio.
Ma col crescere della potenza di Roma e con lo straordinario aumento della sua popolazione il Foro Romano cominciava a non esser più sufficiente. Augusto rimediò a questo inconveniente col costruire ed aprire un nuovo Foro che prese nome da lui e che comunicava con l’antico tanto da esserne la continuazione. Il nuovo Foro era limitato da un’alta muraglia di pietra Gabina, nei cui fianchi si apriva la porta arcata d’accesso. La muraglia era stata eretta per circoscrivere l’area e separarla dalla vista delle case private che sorgevano in quel luogo popolatissimo di Roma. Il Foro aveva forma rettangolare circoscritto ai lati da due emicicli simmetrici ed era circondato da portici adorni con le statue dei capitani più illustri nella storia di Roma. Nel centro poi, s’innalzava un tempio d’ordine corinzio — di cui sussistono le colonne colossali dedicato a Marte Ultore e promesso da Augusto al Dio della guerra, il giorno della battaglia di Filippi, per vendicare l’assassinio di Cesare. Questo tempio sontuoso, decorato nell’interno da mirabili colonne di giallo antico e arricchito coi capolavori della scultura e della pittura greca, finì col dare il nome a tutto il Foro che nel medioevo era detto ''Martis Forum'', da cui ebbe origine il nome di Martorio, dato al vicolo che di là conduceva al Campidoglio.


Nel tempo stesso Ottaviano Augusto aveva restaurato il Circo Massimo che fino allora era stato di legno e che egli costruì in muratura, innalzando sulla Spina, in memoria delle sue vittorie egiziane, due obelischi di granito Jff e si faceva erigere all’estremità del Campo Marzio il sontuoso mausoleo che doveva accogliere nelle sue profondità i membri della sua famiglia e i suoi successori fino a Nerva. Questo monumento funebre colossale^ di forma rotonda, sorgeva in mezzo a un parco ma-
Nel tempo stesso Ottaviano Augusto aveva restaurato il Circo Massimo che fino allora era stato di legno e che egli costruì in muratura, innalzando sulla Spina, in memoria delle sue vittorie egiziane, due obelischi di granito<ref>I due obelischi sono oggi sulla piazza del Popolo e sulla piazzetta di Montecitorio. Quest’ultimo continua a compiere l’ufficio di gnomone solare, come all’epoca di Augusto.</ref> e si faceva erigere all’estremità del Campo Marzio il sontuoso mausoleo che doveva accogliere nelle sue profondità i membri della sua famiglia e i suoi successori fino a Nerva. Questo monumento funebre colossale, di forma rotonda, sorgeva in mezzo a un parco ma-

(*) I due obelischi sono oggi sulla piazza del Popolo e sulla piazzetta di Montecitorio. Quest’ultimo continua a compiere l’ufficio di gnomone solare, come all’epoca di Augusto.