Pagina:Deledda - Il nostro padrone, Milano, Treves, 1920.djvu/21: differenze tra le versioni

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Luras, di quelli che viaggiano con tre o quattro pezze di tela e panno sull’omero, e il metro in mano!
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Luras, di quelli che viaggiano con tre o quattro pezze di tela e panno sull'omero, e il metro in mano!


Egli pronunziò queste parole con disprezzo e rabbia; e al ricordo del patrigno il suo viso si rannuvolò.
Egli pronunziò queste parole con disprezzo e rabbia; e al ricordo del patrigno il suo viso si rannuvolò.


— Mia madre era una donna saggia, buona, religiosa; amava i figli come può amarli una santa, eppure fu la loro rovina. Il Lurisincu, il nostro patrigno, era un mostro di malvagità, e fu il mio tormento, la mia sventura. Era destino anche questo! Egli si stabilì nel paese e dilapidò le nostre sostanze. In ultimo mia madre fu costretta a vendere tela e berrette in una botteguccia di panno[ERROR: no reftable :]1 Negozio di stoffe. ultimo avanzo della nostra fortuna. Egli bastonava a sangue noi figliastri, ed anche i bambini nati da lui e da mia madre. Era una bestia; da un uomo simile io non potevo certo ricever buoni esempi.
— Mia madre era una donna saggia, buona, religiosa; amava i figli come può amarli una santa, eppure fu la loro rovina. Il Lurisincu, il nostro patrigno, era un mostro di malvagità, e fu il mio tormento, la mia sventura. Era destino anche questo! Egli si stabilì nel paese e dilapidò le nostre sostanze. In ultimo mia madre fu costretta a vendere tela e berrette in una ''botteguccia di panno''<ref>Negozio di stoffe.</ref> ultimo avanzo della nostra fortuna. Egli bastonava a sangue noi figliastri, ed anche i bambini nati da lui e da mia madre. Era una bestia; da un uomo simile io non potevo certo ricever buoni esempi.


Il capo-macchia ascoltava e taceva, e solo dopo che il suo compagno ebbe finito di raccontare tutti i guai della sua disgraziata famiglia, domandò se il patrigno era vivo ancora.
Il capo-macchia ascoltava e taceva, e solo dopo che il suo compagno ebbe finito di raccontare tutti i guai della sua disgraziata famiglia, domandò se il patrigno era vivo ancora.


Predu Maria sospirò:
Predu Maria sospirò:

— È morto!
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