Pagina:Deledda - La giustizia, Milano, Treves, 1929.djvu/227: differenze tra le versioni
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— Non è tanto la perdita che mi addolora, quanto il pensare che sono stato imprecato e che le imprecazioni s’avverano sopra di me. |
— Non è tanto la perdita che mi addolora, quanto il pensare che sono stato imprecato e che le imprecazioni s’avverano sopra di me. |
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— Sciocchezze! |
— Sciocchezze! — gridò Stefano, allontanando con una fronda i cani che fiutavano e leccavano il dorso della bestia morta. |
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Fieramente il Porri si rizzò, e negli occhi felini, umidi di lagrime, brillò la verde scintilla che li animava |
Fieramente il Porri si rizzò, e negli occhi felini, umidi di lagrime, brillò la verde scintilla che li animava allorchè un cattivo sentimento lo urgeva. |
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— Se ne vada, per carità, don compare, se ne vada! |
— Se ne vada, per carità, don compare, se ne vada! — disse, stendendo il braccio. — Non basta l’altro, che lei viene a deridermi e dirmi che sono sciocco? Eh, sì, io sono sciocco, ma lei, con rispetto parlando, è un uomo senza cuore! |
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— Porri, rispose Stefano dopo un momento di silenzio, — |
— Porri, rispose Stefano dopo un momento di silenzio, — poichè il vostro bue è morto per causa... mia, andate, prendete una soga, recatevi nel mio ovile e sceglietevi la più bella coppia di tori spagnuoli. |
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La verde scintilla si spense negli occhi del |
La verde scintilla si spense negli occhi del |
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