Pagina:Baccini - Memorie di un pulcino, Bemporad & Figlio, Firenze, 1918.djvu/26: differenze tra le versioni

Giaccai (discussione | contributi)
Giaccai (discussione | contributi)
Corpo della pagina (da includere):Corpo della pagina (da includere):
Riga 11: Riga 11:
Così passò del tempo. Il galletto non s’affiatava con nessuno; era scontroso, impertinente e maligno, e tutti naturalmente, lo vedevano di mal occhio; perfino la Marietta che non avrebbe fatto male a una mosca, gli diceva spesso spesso:
Così passò del tempo. Il galletto non s’affiatava con nessuno; era scontroso, impertinente e maligno, e tutti naturalmente, lo vedevano di mal occhio; perfino la Marietta che non avrebbe fatto male a una mosca, gli diceva spesso spesso:


— Ti ci vedrò in pentola, cattivacelo! — Non credo che la padroncina facesse bene a buttar fuori quelle parole, le quali, a chi l’avesse poco conosciuta, non avrebbero certamente offèrto una prova molto rassicurante del suo buon cuore, ma quella bestiuola, bisogna esser giusti, glie le strappava proprio dalla bocca con que’ suoi brutti modi.
— Ti ci vedrò in pentola, cattivacelo!
— Non credo che la padroncina facesse bene a buttar fuori quelle parole, le quali, a chi l’avesse poco conosciuta, non avrebbero certamente offerto una prova molto rassicurante del suo buon cuore, ma quella bestiuola, bisogna esser giusti, glie le strappava proprio dalla bocca con que’ suoi brutti modi.


Qualcuno gli andava incontro o per vederlo o per accarezzarlo? E il galletto subito a impennarsi, ad aprir le ali e a schiamazzar rumorosamente, come se avessero voluto mangiarlo.
Qualcuno gli andava incontro o per vederlo o per accarezzarlo? E il galletto subito a impennarsi, ad aprir le ali e a schiamazzar rumorosamente, come se avessero voluto mangiarlo.