Pagina:Leopardi - Canti, Starita, Napoli 1835.djvu/93: differenze tra le versioni

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CARLO PEPOLI
Noia immortale 9 incontro a cui non paote
Noia immortale, incontro a cui non puote
Vigor di giovanezza , e non la crolla
Vigor di giovanezza, e non la crolla
Dolce parola di rosato labbro ,
Dolce parola di rosato labbro,
E non lo sguardo tenero9 tremante 9
{{R|75}}E non lo sguardo tenero, tremante,
Di due nere pupille 9 il caro sguardo 9
Di due nere pupille, il caro sguardo,
La più degna del ciel cosa mortale.
La più degna del ciel cosa mortale.

Altri , quasi a fuggir volto la trista
Altri, quasi a fuggir volto la trista
TJmana sorte , in cangiar terre e climi
Umana sorte, in cangiar terre e climi
L1 età spendendo, e mari e poggi errando ,
{{R|80}}L’età spendendo, e mari e poggi errando,
Tutto T orbe trascorre , ogni confine
Tutto l’orbe trascorre, ogni confine
Degli spazi cbe all1 uom negl1 infiniti
Degli spazi che all’uom negl’infiniti
Campi del tutto la natura.aperse 9
Campi del tutto la natura aperse,
Peregrinando aggiunge. Ahi ahi, s1 asside
Peregrinando aggiunge. Ahi ahi, s’asside
Sull1 alte prue la negra cura 9 e sotto
{{R|85}}Sull’alte prue la negra cura, e sotto
Ogpii clima 9 ogni ciel 9 si chiama indarno
Ogni clima, ogni ciel, si chiama indarno
Felicità 9 vive tristezza e regna».
Felicità, vive tristezza e regna.
Havvi chi le crudeli opre di marte .

Si elegge a passar l1 ore 9 e nel fraterno
Havvi chi le crudeli opre di marte
Sangue la man tinge per ozio ; ed havvi
Si elegge a passar l’ore, e nel fraterno
Chi d1 altrui danni si conforta 9 e pensa
{{R|90}}Sangue la man tinge per ozio; ed havvi
Chi d’altrui danni si conforta, e pensa
Con far misero altrui far se men tristo,
Con far misero altrui far se men tristo,
Sì che nocendo usar procaccia il tempo.
Sì che nocendo usar procaccia il tempo.
E chi virtule o sapienza ed arti
E chi virtutle o sapienza ed arti
Perseguitando ; e chi la propria gente
{{R|95}}Perseguitando; e chi la propria gente
Coacnlcando e l1 estrane , o di remoti
Conculcando e l’estrane, o di remoti</poem>
88 AL CONTE