Pagina:Zibaldone di pensieri II.djvu/396: differenze tra le versioni

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<section begin=1 /><!--{{ZbPagina|1071}}-->{{Pt|''gione,''|tramortigione}} ''tramortimento''. Ora questo antichissimo significato, dimenticato fino dai grammatici latini, e di cui negli scrittori latini non si trova, ch’io sappia, altra ricordanza che la sopraddetta, si conservò alla voce ''inter'', nel latino volgare, sino a passar nella lingua francese, che nello stessissimo senso l’adopra nella composizione di alcuni verbi come ''entr’ouvrir, entrevoire ''ec. ''Elle signifie aussi dans la composition de quelques verbes une action diminutive'', dice l’Alberti della preposizione ''entre'', che è lo stesso che ''inter''. Né si creda che questo significato sia rimasto in francese alla detta parola, solamente in alcuni verbi che questa lingua abbia presi dal latino, già cosí composti e formati e colla detta significazione. <section end=1 /><section begin=2 />{{ZbPagina|1072}} Giacché: 1°, I detti verbi cosí composti e col detto senso non si trovano nel latino, se non ci volessimo tirare il verbo ''interviso'', che ha veramente un altro significato da quello di ''voir imparfaitement'' ec., dell’''entrevoir'' (vedi l’Alberti). Sicché in ogni modo questi verbi, non trovandosi negli scrittori latini, si verrebbero a dimostrar derivati dall’uso latino volgare. 2°, La parola ''entre'' nel detto senso si trova anche nella composizione, unita a parole non latine affatto, come in ''entre-baillé, mezzo-chiuso'' o ''socchiuso''. Laonde è manifesto che il detto significato passò dall’antichissimo latino al francese (certo non per altro mezzo che del volgare latino), come propriamente aderente alla parola ''entre'', quantunque nella sola composizione. Si potrebbono anche riferir qua le nostre parole ''traudire'', e ''travedere'' (co’ derivati), che vagliono ''ingannarsi nell’udire'' o ''nel vedere'', cioè ''vedere a mezzo'', ''vedere imperfettamente'', come ''entrevoir'', sebbene fissate ad un senso derivativo da questo primo (21 maggio 1821). Vedi il Du Cange, se ha nulla al proposito.
<section begin="1" /><!--{{ZbPagina|1071}}-->{{Pt|''gione,''|tramortigione}} ''tramortimento''. Ora questo antichissimo significato, dimenticato fino dai grammatici latini, e di cui negli scrittori latini non si trova, ch’io sappia, altra ricordanza che la sopraddetta, si conservò alla voce ''inter'', nel latino volgare, sino a passar nella lingua francese, che nello stessissimo senso l’adopra nella composizione di alcuni verbi come ''entr’ouvrir, entrevoire ''ec. ''Elle signifie aussi dans la composition de quelques verbes une action diminutive'', dice l’{{AutoreCitato|Francesco Alberti di Villanova|Alberti}} della preposizione ''entre'', che è lo stesso che ''inter''. Né si creda che questo significato sia rimasto in francese alla detta parola, solamente in alcuni verbi che questa lingua abbia presi dal latino, già cosí composti e formati e colla detta significazione. <section end="1" /><section begin="2" />{{ZbPagina|1072}} Giacché: 1°, I detti verbi cosí composti e col detto senso non si trovano nel latino, se non ci volessimo tirare il verbo ''interviso'', che ha veramente un altro significato da quello di ''voir imparfaitement'' ec., dell’''entrevoir'' (vedi l’{{AutoreCitato|Francesco Alberti di Villanova|Alberti}}). Sicché in ogni modo questi verbi, non trovandosi negli scrittori latini, si verrebbero a dimostrar derivati dall’uso latino volgare. 2°, La parola ''entre'' nel detto senso si trova anche nella composizione, unita a parole non latine affatto, come in ''entre-baillé, mezzo-chiuso'' o ''socchiuso''. Laonde è manifesto che il detto significato passò dall’antichissimo latino al francese (certo non per altro mezzo che del volgare latino), come propriamente aderente alla parola ''entre'', quantunque nella sola composizione. Si potrebbono anche riferir qua le nostre parole ''traudire'', e ''travedere'' (co’ derivati), che vagliono ''ingannarsi nell’udire'' o ''nel vedere'', cioè ''vedere a mezzo'', ''vedere imperfettamente'', come ''entrevoir'', sebbene fissate ad un senso derivativo da questo primo (21 maggio 1821). Vedi il Du Cange, se ha nulla al proposito.




{{ZbPensiero|1072/1}}Alla p. {{ZbLink|362}}. Immaginiamoci un pastore primitivo o selvaggio, privo di favella o di nomi numerali, che<section end=2 />
{{ZbPensiero|1072/1}}Alla p. {{ZbLink|362}}. Immaginiamoci un pastore primitivo o selvaggio, privo di favella o di nomi numerali, che<section end="2" />