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32 IL MILIONE
timone^) e una coverta; ma, quando sono caricate, le cuoprono
timone<ref>''Cas.'' e no áe coverta.
</ref> e una coverta; ma, quando sono caricate, le cuoprono di cuoio, e sopra questa coverta pongono i cavalli che menano in India. Non hanno ferro per fare aguti<ref>''Pad.'' Ricc: ma fano cavechie de legno e con quale conficano le soe nave; e puo’ le cuseno con filo dito de sopra...; le nave... molte ne perisse, perchè lo mare d’India è molto tempestoso. La zente è tuta negra...
di cuoio, e sopra questa coverta pongono i cavalli che menano
</ref>; ed èe grande pericolo a navicare con quelle navi. Questi adorano Malcometto; ed evvi s] grande caldo, che<ref>''Cas.'' la stade no abitano in le cita..., ma... vano tuti fora de le terre a li soi zardini; el li è fiumi et aque asai, sí che zascuno ae aqua...
in India. Non hanno ferro per fare aguti*^); ed èe grande pericolo
</ref> se non fossono gli giardini con molta acqua, di fuori della cittá, ch’egli hanno, non camperebbono. Egli è vero che vi viene un vento talvolta la state,<ref>''Pad.'' de verso uno deserto de sabione ch’è atorno de quel piano.
a navicare con quelle navi. Questi adorano Malcometto; ed
</ref> di verso lo sabbione, con<ref>''Pad.'' un caldo si smisurato che alcide ogni omo: se non che eglino, incontenente che lo sentono venir, egli entrano tutti nell’acqua.
ewi si grande caldo, che-/^) se non fossono gli giardini con molta
</ref> tanto caldo che, se gli uomini non fuggissono all’acqua, non camperebbono dal caldo. Eglino seminano<ref>''Ricc. Cas.'' lo formento e orzo e le altre biave..., e ano recolto ugna cossa del mese de marzo; e cosí incontra de li fruti, che elli enno tute madure del mexe de marzo.
acqua, di fuori della città, ch’egli hanno, non camperebbono.
</ref> loro biade di novembre e ricolgonle di marzo, e cosí fanno di tutti loro frutti; e da marzo innanzi non vi si truova ninna cosa viva,<ref>''Pad. Ricc.'' e alora seca tute le erbe e le foie, che non se trova azeto i datali, che durano perfin al mazio.
Egli è vero che vi viene un vento talvolta la state, s-) di verso lo
</ref> cioè verde sopra terra, se non lo dattero, che dura insino a mezzo maggio: e questo è per lo gran caldo. Le navi non sono impeciate, ma sono unte d’un olio di pesce. E quando alcuno vi muore, si fanno gran duolo;<ref>''Pad.'' e congregase li parenti e li vexini in casa del morto e fano gran pianto e cridano molto forte, e si se lamenta molto della morte.
sabbione, con ^) tanto caldo che, se gli uomini non fuggissono
</ref> e le donne si piangono li loro mariti bene quattro anni, ogni d] almeno una volta, con uomini e con parenti.<ref>''Cas. Ricc.'' Or ve lasero de questa contrada; e non ve contarò d’India al punto de mò, ma ben ve dirò in lo so logo de questo libro. E mò ritornarò per tramontana per contare de quele provinzie, e ritornerò per un’altra via alla zita de Cherman, perchè... in la contrada unde ve volo contare...</ref> Or torneremo per tramontana, per contare di quelle Provincie, e ritorneremo per un’altra via alla cittá di Crema (Cherman), la quale v’ho contato; perciocchè di quelle contrade, ch’io vi voglio contare, non vi si puote andare se non da Crema. Io vi dico che questo re Ruccomot Diacamat, donde noi ci partimmo,<ref>''Ricc. Cas.'' è omo del re de Cherman.
all’acqua, non camperebbono dal caldo. Eglino seminano’^ loro
</ref> aguale è re di Crema (Cherman). E al ritornare da Cremosu (Hormos) a Crema (Cherman) ha molto bello piano e abbondanza di vivande, e havvi molti bagni caldi<ref>''Pad. Cas.'' d’aqua sorzente, et è molto boni a la rogna e a molte altre malatie. E truovase pernixe asai e gran derata de frute, e datari li è asai.</ref>, e havvi uccelli assai e frutti. Lo pane del grano è molto amaro a chi non è costumato;<ref>''Pad.'' Rice, e questo incontra per le aque de quelle contrá che sono amare.
biade di novembre e ricolgonle di marzo, e cosi fanno di
</ref> e questo è per lo mare che vi viene.<ref>''Cas.'' Or volo comenzare (''Fr''. comevoir!) dele contrade verso tramontana.</ref> Or lasciamo queste parti e andiamo verso tramontana, e diremo come.
tutti loro frutti; e da marzo innanzi non vi si truova ninna
cosa viva, ^ cioè verde sopra terra, se non lo dattero, che dura
insino a mezzo maggio: e questo è per lo gran caldo. Le navi non
sono impeciate, ma sono unte d’un olio di pesce. E quando
alcuno vi muore, si fanno gran duolo; ’") e le donne si piangono
li loro mariti bene quattro anni, ogni di almeno una volta, con
uomini e con parend. "^ Or torneremo per tramontana, per contare
di quelle Provincie, e ritorneremo per un’altra via alla città di
Crema (Cherman), la quale v’ho contato; perciocché di quelle contrade,
ch’io vi voglio contare, non vi si puote andare se non da
Crema. Io vi dico che questo re Ruccomot Diacamat, donde noi
ci partimmo,'') aguale è re di Crema (Cherman). E al ritornare
da Cremosu (Hormos) a Crema (Cherman) ha molto bello piano
e abbondanza di vivande, e havvi molti bagni caldi^), e havvi uccelli
assai e frutti. Lo pane del grano è molto amaro a chi non è
costumato; ^) e questo è per lo mare che vi viene. *") Or lasciamo
queste parti e andiamo verso tramontana, e diremo come.
<!--<ref>''Cas.'' el li è multi datari.</ref>
<ref>''Cas.'' li mercadanti de India cum le soe navi, e portano a questa
cita specie e prede priciose e perle e drapi de oro e de seda.</ref>-->
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