Pagina:Barrili - I rossi e i neri Vol.2, Milano, Treves, 1906.djvu/70: differenze tra le versioni
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le cinque, allorquando, vestito di tutto punto, egli andava a goder la frescura mattutina sulla piazza della Posta. Sorseggiato il suo caffè nero (leggete vermutte) dal Moder, faceva colazione all’ora in cui gli altri volevano pranzare; leggeva i giornali del mattino (altri direbbe della sera), e poscia per ingannare il tempo, andava a sedersi nel suo scanno a teatro, dove ascoltava la musica, o la recita di qualche nuovo dramma, secondo i casi, facendo tutte quell’altre cose che fa, in somigliante postura, ogni semplice mortale. Quasi sarebbe inutile il dire che non era sempre a teatro, e che sapeva alternare questo passatempo colle visite, e coll’attendere a’ suoi negozi particolari, molti o pochi, sempre secondo i casi, rilevanti o di niun conto che fossero. |
le cinque, allorquando, vestito di tutto punto, egli andava a goder la frescura mattutina sulla piazza della Posta. Sorseggiato il suo caffè nero (leggete vermutte) dal Moder, faceva colazione all’ora in cui gli altri volevano pranzare; leggeva i giornali del mattino (altri direbbe della sera), e poscia per ingannare il tempo, andava a sedersi nel suo scanno a teatro, dove ascoltava la musica, o la recita di qualche nuovo dramma, secondo i casi, facendo tutte quell’altre cose che fa, in somigliante postura, ogni semplice mortale. Quasi sarebbe inutile il dire che non era sempre a teatro, e che sapeva alternare questo passatempo colle visite, e coll’attendere a’ suoi negozi particolari, molti o pochi, sempre secondo i casi, rilevanti o di niun conto che fossero. |
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Ciò fatto, e comperata, per farla finita, qualche libbra di patate, o una dozzina di melarance, per accoccarsele a vicenda più in là, si davano la buona notte e andavano a letto per tempissimo, come solevano dire a chi li riprendeva di andarci troppo tardi. |
Ciò fatto, e comperata, per farla finita, qualche libbra di patate, o una dozzina di melarance, per accoccarsele a vicenda più in là, si davano la buona notte e andavano a letto per tempissimo, come solevano dire a chi li riprendeva di andarci troppo tardi. |
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Questa maniera di vivere parrà sregolata a taluni, e strana, per lo meno, all’universale; non già a noi, i quali la reputiamo soltanto regolata diversamente, non altrimenti strana che in apparenza, a cagione di un mutamento d’orario. E di quel loro orario particolare molto si compiacevano i nostri Templarii, poichè le ore che passavano fuori di casa erano quelle appunto che consentivano loro di trovarsi in |
Questa maniera di vivere parrà sregolata a taluni, e strana, per lo meno, all’universale; non già a noi, i quali la reputiamo soltanto regolata diversamente, non altrimenti strana che in apparenza, a cagione di un mutamento d’orario. E di quel loro orario particolare molto si compiacevano i nostri Templarii, poichè le ore che passavano fuori di casa erano quelle appunto che consentivano loro di trovarsi in |
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