Pagina:Barrili - I rossi e i neri Vol.2, Milano, Treves, 1906.djvu/39: differenze tra le versioni
Alex_brollo: split |
|||
Stato della pagina | Stato della pagina | ||
- | + | Pagine SAL 75% | |
Intestazione (non inclusa): | Intestazione (non inclusa): | ||
Riga 1: | Riga 1: | ||
{{RigaIntestazione||— 35 —|}} |
|||
Corpo della pagina (da includere): | Corpo della pagina (da includere): | ||
Riga 1: | Riga 1: | ||
prima visita alla marchesa, dopo ch’ella era in villeggiatura, gli aveva fatto ricordare, non senza un pochino di trepidanza, i due nomi scritti sul libro, e l’altro inciso sulla tavola di lavagna; ma s’era poscia raffidato nel pensiero che i primi dovessero rimanere ignorati, confusi com’erano tra tanti altri forestieri e visitatori d’ogni risma, e l’altro celato sotto il tappeto, che era sempre disteso sulla tavola di lavagna, in quelle ore che la marchesa usava passare in quel suo luogo prediletto. |
prima visita alla marchesa, dopo ch’ella era in villeggiatura, gli aveva fatto ricordare, non senza un pochino di trepidanza, i due nomi scritti sul libro, e l’altro inciso sulla tavola di lavagna; ma s’era poscia raffidato nel pensiero che i primi dovessero rimanere ignorati, confusi com’erano tra tanti altri forestieri e visitatori d’ogni risma, e l’altro celato sotto il tappeto, che era sempre disteso sulla tavola di lavagna, in quelle ore che la marchesa usava passare in quel suo luogo prediletto. |
||
Una volta aveva tremato davvero, ma non al tutto di sgomento. Egli era, con altri, vicino alla signora, e il discorso era per l’appunto caduto su quella rustica tavola, che il marchese Antoniotto avrebbe desiderato mutare in un’altra di marmo. |
Una volta aveva tremato davvero, ma non al tutto di sgomento. Egli era, con altri, vicino alla signora, e il discorso era per l’appunto caduto su quella rustica tavola, che il marchese Antoniotto avrebbe desiderato mutare in un’altra di marmo. |
||
— No, essa m’è troppo cara così! — aveva esclamato la marchesa. |
|||
Ma il subitaneo timore e il dubbio dolcissimo di Aloise erano tosto svaniti. La marchesa, proseguendo, aveva narrato com’ella non volesse mutar nulla in quel luogo. La disposizione d’ogni cosa, la consuetudine di andarvi a passare le calde ore del giorno, il nome istesso di Corte d’amore, rimontavano alla sua bisavola, a quella «celebrata |
Ma il subitaneo timore e il dubbio dolcissimo di Aloise erano tosto svaniti. La marchesa, proseguendo, aveva narrato com’ella non volesse mutar nulla in quel luogo. La disposizione d’ogni cosa, la consuetudine di andarvi a passare le calde ore del giorno, il nome istesso di Corte d’amore, rimontavano alla sua bisavola, a quella {{Spaziato|«celebrata — Per ingegno e beltà Tullia divina»}} siccome l’avea cantata un poeta famoso del suo tempo. Agli orli di quella tavola si erano appoggiate le crespe rigonfie della sua veste di broccato; su quel piano s’era posato il suo ventaglio piumato, il suo occhialino, il suo libro; quella rozza lastra era sacra; sacri i rozzi sedili fatti di quel medesimo schisto nericcio, sorretti da scabri pilastrini; nient’altro di nuovo ci aveva da essere, salvo l’aggiunta dei sedili di maiolica, poichè i primi non sarebbero bastati alle geniali adunanze dei visitatori moderni. |
||
Tornando ad Aloise, egli, poichè Ginevra niente aveva detto, o lontanamente accennato, s’era facilmente condotto a credere che non si fosse addata di nulla. E inoltre, come avrebbe ella potuto rintracciare in quei muti segni la mano di lui? Il giardiniere, nel quale s’era imbattuto due volte, non aveva mostrato di raffigurarlo; oltre di che, non avrebbe potuto affermare chi, dei tanti forestieri, avesse scritto que’ nomi. E li aveva forse pur letti? In queste argomentazioni s’era chetata l’apprensione di Aloise, ed egli non ci pensava già più. |
Tornando ad Aloise, egli, poichè Ginevra niente aveva detto, o lontanamente accennato, s’era facilmente condotto a credere che non si fosse addata di nulla. E inoltre, come avrebbe ella potuto rintracciare in quei muti segni la mano di lui? Il giardiniere, nel quale s’era imbattuto due volte, non aveva mostrato di raffigurarlo; oltre di che, non avrebbe potuto affermare chi, dei tanti forestieri, avesse scritto que’ nomi. E li aveva forse pur letti? In queste argomentazioni s’era chetata l’apprensione di Aloise, ed egli non ci pensava già più. |
||
Piè di pagina (non incluso) | Piè di pagina (non incluso) | ||
Riga 1: | Riga 1: | ||
</div> |
|||
<references/></div> |