Pagina:Barrili - I rossi e i neri Vol.2, Milano, Treves, 1906.djvu/18: differenze tra le versioni

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- Zitti là, che vi farete sentire di fuori! Ecco il comandante! -
Zitti là, che vi farete sentire di fuori! Ecco il comandante!


Lorenzo Salvani entrò allora in una stanzaccia male rischiarata da una lucerna a beccucci, posata nel mezzo d’una gran tavola d’osteria, e da due o tre moccoli di candele steariche, piantati nel collo di altrettante bottiglie vuote. Lucerna e candele avevano tanto di moccolaia fungosa, che dava assai più fumo che luce, nè certo aiutava a diradare la nuvola fitta che l’assiduo fumar delle pipe aveva formata sulle teste dei congregati. I quali sedevano, in numero di quattordici o quindici, intorno alla tavola, piena stipata di fiaschi, bottiglie, bicchieri, picce di pane e fette di salame qua e là distese su brandelli di carta. Altri parecchi dormivano della grossa sdraiati lungo le pareti, sopra alcune bracciate di paglia, e se n’udiva il russo accompagnare le voci avvinazzate dei più verbosi seduti.
Lorenzo Salvani entrò allora in una stanzaccia male rischiarata da una lucerna a beccucci, posata nel mezzo d’una gran tavola d’osteria, e da due o tre moccoli di candele steariche, piantati nel collo di altrettante bottiglie vuote. Lucerna e candele avevano tanto di moccolaia fungosa, che dava assai più fumo che luce, nè certo aiutava a diradare la nuvola fitta che l’assiduo fumar delle pipe aveva formata sulle teste dei congregati. I quali sedevano, in numero di quattordici o quindici, intorno alla tavola, piena stipata di fiaschi, bottiglie, bicchieri, picce di pane e fette di salame qua e là distese su brandelli di carta. Altri parecchi dormivano della grossa sdraiati lungo le pareti, sopra alcune bracciate di paglia, e se n’udiva il russo accompagnare le voci avvinazzate dei più verbosi seduti.
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Un altro dormiva a gomitello, su d’un angolo della tavola, non udendo lo strepito che gli si faceva alle orecchie; due o tre altri comparivano dal vano dell’uscio di una camera vicina, dov’erano le armi, in atto di sperimentare lo scatto dei fucili, o le lame delle sciabole, che erano là dentro in quantità. E le voci alte e fioche dei seduti, l’acciottolìo de’ bicchieri, lo strepito delle armi e il russo de’ dormenti, facevano una babilonia da non dirsi a parole.
Un altro dormiva a gomitello, su d’un angolo della tavola, non udendo lo strepito che gli si faceva alle orecchie; due o tre altri comparivano dal vano dell’uscio di una camera vicina, dov’erano le armi, in atto di sperimentare lo scatto dei fucili, o le lame delle sciabole, che erano là dentro in quantità. E le voci alte e fioche dei seduti, l’acciottolìo de’ bicchieri, lo strepito delle armi e il russo de’ dormenti, facevano una babilonia da non dirsi a parole.


All’apparire di Lorenzo tutto quel frastuono cessò. - Il comandante! - fu la parola che corse sommessamente lungo le sponde della tavola.
All’apparire di Lorenzo tutto quel frastuono cessò. Il comandante! fu la parola che corse sommessamente lungo le sponde della tavola.


- Il comandante? - ripetè, ma più alto, una voce fessa e impacciata dal vino. - Viva il comandante, e si beva alla sua salute!
Il comandante? ripetè, ma più alto, una voce fessa e impacciata dal vino. Viva il comandante, e si beva alla sua salute!


- Zitto, Geremia! - gridò il Martini. - Tieni la tua parlantina per questa notte.
Zitto, Geremia! gridò il Martini. Tieni la tua parlantina per questa notte.


- O come, sor tenente? voi togliete la libertà della parola? - chiese con un ridevole strascico di frasi il poco biblico Geremia. - Non siamo qui radunati per salvare la libertà, noi? La libertà è libera, io dico; viva la libertà! Parlo bene, o parlo bene? -
O come, sor tenente? voi togliete la libertà della parola? chiese con un ridevole strascico di frasi il poco biblico Geremia. Non siamo qui radunati per salvare la libertà, noi? La libertà è libera, io dico; viva la libertà! Parlo bene, o parlo bene?


Il comandante, a cui era rivolta questa burlesca domanda dell’ubbriaco (e lo dimostrava il gesto di Geremia, che accostava militarmente la palma rovesciata dalla mano alla visiera del caschetto), rispose asciuttamente:
Il comandante, a cui era rivolta questa burlesca domanda dell’ubbriaco (e lo dimostrava il gesto di Geremia, che accostava militarmente la palma rovesciata dalla mano alla visiera del caschetto), rispose asciuttamente:


- Sì, avete ragione; ma se fate chiasso fin d’ora, darete la sveglia ai nemici, e non si potrà più far nulla, per questa povera libertà.
Sì, avete ragione; ma se fate chiasso fin d’ora, darete la sveglia ai nemici, e non si potrà più far nulla, per questa povera libertà.
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