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</div><section end=26-08-2018 />
 
== 2 settembre ==
<section begin=02-09-2018 />
* {{Testo|Della scienza e di Cesare Beccaria}}
 
[[File:Teodoro Pertusati.jpg|70px|right|link=Autore:Teodoro Pertusati]]
 
<div style="font-family:Georgia,Times New Roman,Times,serif; text-align:justify">''Ottimi giovani'',
 
<p>A questo nobile ufficio di insegnare per la virtù dell’esempio, come meglio si adempii al dovere, e di destare negli animi vostri giovinetti la santa emulazione del bene, non era già chiamato io quest’anno, ma quegli del quale piangiamo ancora la perdita, il Preside nostro, il nostro fratello, il vostro affettuoso padre, l’amico del cuore. Poveretto! per rispondere cortese alla cortese ospitalità che qui da più anni riceveva, e della quale Brescia diè poi al splendida prova che anco tuttora io ne sono commosso per gratitudine, egli si era offerto a tessere le lodi di uno de’ più distinti concittadini vostri, dell’egregio architetto {{wl|Q3438269|Vantini}}, e negli ultimi giorni del viver suo già accingevasi al lavoro con quella operosità indefessa che solea porre in ogni cosa che reputasse buona. A me, scelto dopo tanta e si improvvisa sciagura a supplirlo, non resse l’animo di continuare i suoi studi; troppo mi era viva nel cuore la sua imagine perchè il mio pensiero potesse, per così dire, incontrarsi ad ogni istante col suo, eppure serbasse quella serena tranquillità che è necessaria a chi medita. Però mi volsi ad altro argomento, e l’affetto imperava alla mente per guisa che le indettava la scelta; così mentre essa avrebbe forse chiesto del pensatore sottile che delle dottrine metafisiche avesse rischiarato la fitta tenebria, l’animo, a conforto del vivo dolore che ancor lo pungea, voleva mettersi tutto nei sentimenti di chi, per generoso entusiasmo di recare altrui giovamento, si fosse meritato l’universale gratitudine. Pensai tosto a {{sc|[[Autore:Cesare Beccaria|Cesare Beccaria]]}}, del quale non so se la potenza dell’ingegno dalta bontà dell’animo fosse vinta, o questa da quella, ma certo l’una e l’altra furono singolari, l’una e l’altra dirette di continuo al bene, l’una e l’altra intese a sollevare l’uomo dai mali maggiori, a volgerne in meglio le sorti.</p></div>
 
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</div><section end=02-09-2018 />
 
== 9 settembre ==
<section begin=09-09-2018 />
* {{Testo|Della decollazione di S. Giovanni Battista}}
 
<div style="font-family:Georgia,Times New Roman,Times,serif; text-align:justify">Dal giorno in cui l’uomo pensò di sublimarsi infino a Dio, ma non per le vie indicate dal Supremo Fattore, che a quel fine appunto il creava, bensì piuttosto sottraendosi alle leggi da Lui stabilite, e collocandosi arrogantemente a paro di Lui; dal giorno in cui la golosità di un frutto vietato persuase all’uomo che, appunto perchè vietato, contener dovesse più grato sapore e virtù di rendere grande, felice, eguale a Dio chi ne gustasse; dal giorno in cui l’uomo credette di poter mettere a confronto gli ammonimenti del suo Signore colle insinuazioni di un rettile della terra, e giudicò poter far senza, anzi contro di Colui che dal nulla il traeva, e nell’accontentamento di un materiale appetito stimò conseguire un perfezionamento morale; da quel giorno fatalissimo, l’uomo quanto più a sè stesso si affida mi alle proprie inclinazioni, altrettanto in basso precipita, e perde ragione e libera volontà, e diventa animalesco, vile, abbietto, infelice. All’incontro, quanto più a se medesimo l’uomo resiste, e si umilia, e si mortifica, altrettanto si eleva al disopra delle create cose, riacquista l’uso delle più nobili facoltà, il dominio sopra di sè stesso, la libertà, l’indipendenza di spirito, che meglio l’avvicinano alla divinità.</div>
 
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</div><section end=09-09-2018 />
 
== 16 settembre ==
<section begin=16-09-2018 />
* {{Testo|Viaggio sentimentale di Yorick}}
 
[[File:Sterne-Reynolds-detail.jpg|70px|right|link=Autore:Laurence Sterne]]
 
<div style="font-family:Georgia,Times New Roman,Times,serif; text-align:justify">I.
 
— A questo in Francia si provvede meglio, diss’io —
 
— Ma, e vi fu ella? mi disse quel gentiluomo; e mi si volse incontro prontissimo, e trionfò urbanissimamente di me. — Poffare! diss’io, ventilando fra me la questione; adunque ventun miglio di navigazione (da Douvre a Calais non ci corre nè più nè meno) conferiranno sì fatti diritti? — Vo’ esaminarli. E lasciando andare il discorso, m’avvio diritto a casa: mi piglio mezza dozzina di camicie, e un pajo di brache di seta nera. — «L’abito che ho indosso (diss’io, dando un’occhiata alla manica) mi farà». — Mi collocai nella vettura di Douvre: il navicello veleggiò alle nove del dì seguente: e per le tre mi trovai addosso a un pollo ''fricassè'' a desinare — in Francia — e sì indubitabilmente, che se mai quella notte mi fossi morto d’indigestione, tutto il genere umano non avrebbe impetrato, che le mie camicie, le mie brache di seta nera, la mia valigia e ogni cosa non andassero pel ''droit d’aubain'' in eredità al re di Francia — anche la miniatura ch’io porto meco da tanto tempo, e che io tante volte, o Elisa, ti dissi ch’io porterei meco nella mia fossa, mi verrebbe strappata dal collo. — Vedi scortesia! — e questo manomettere i naufragi di un passeggiere disavveduto che i vostri sudditi allettano a’ loro lidi — per Dio! Sire, non è ben fatto: e sì che mi rincresce d’avere che dire col monarca di un popolo tutto cuore e sì incivilito e cortese e sì rinomato per la gentilezza de’ sentimenti —
 
Ma tocco appena i vostri dominj —</div>
 
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</div><section end=16-09-2018 />
 
== 23 settembre ==
<section begin=23-09-2018 />
* {{Testo|Le donne che lavorano}}
 
<div style="font-family:Georgia,Times New Roman,Times,serif; text-align:justify">'''ALLE LETTRICI.'''
 
Voi, mie fedeli lettrici, vi sorprenderete che dopo avervi parlato della casa come del miglior centro dell’operosità femminile, io venga ora a dirvi:
 
La casa è bell’e buona come rifugio per riposare dalle fatiche della lotta per resistenza; ma voi pure dovete combattere, uscire dal vostro guscio e procurare di aver la vostra parte al banchetto della vita».
 
È, che dal giorno ch’io scrissi ''Il regno della donna'' il mondo è mutato, e le mie idee si sono andate modificando, come si è modificato l’ambiente in cui viviamo.
 
La ferrovia, l’elettricità, la diffusione delle idee col mezzo della stampa, le macchine perfezionate, tutto questo ha rimpicciolito e trasformato il mondo, tanto che la vita esteriore ha preso il sopravvento sulla vita interna e l’umanità va prendendo il posto della famiglia. Non so se la trasformazione della casa e della donna sarà un bene o un male, ma è una necessità; e chi non sa piegarsi e modificarsi secondo l’ambiente, muore intristito come il fiore che si piega sullo stelo, quando tutto intorno a lui risorge al soffio vivificante della primavera.</div>
 
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[[Le donne che lavorano/Prefazione|<span class="mw-ui-button mw-ui-quiet mw-ui-progressive">Continua a leggere</span>]]
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</div><section end=23-09-2018 />
 
== 30 settembre ==
<section begin=30-09-2018 />
* {{Testo|Sopra alcune qualità della seta}}
 
[[File:Adolfo Targioni Tozzetti.jpg|70px|right|link=Autore:Adolfo Targioni Tozzetti]]
 
<div style="font-family:Georgia,Times New Roman,Times,serif; text-align:justify">Fino dal secolo passato, per informazioni di Missionari e di viaggiatori naturalisti si aveva notizia che in alcune provincie della China e delle Indie orientali si adoperasse, per farne stoffe da vesti la seta di bozzoli composti da alcuni bachi differenti da quello del Gelso, il primo, che in tempi remoti, dalla China venuto a noi, quà fino ad ora, aveva dato con prodotto ricchissimo, largo compenso alle cure spese nello allevarlo.
 
Le esplorazioni più estese di paesi men noti prima, i commerci più facili e più frequenti con tutti hanno permesso oggi non solo di ripigliare il filo di quelle antiche indicazioni, ma di averne molte altre, l’importanza delle quali è naturalmente aumentata dopo che la produzione serica in Europa si è trovata gravemente compromessa per causa della malattia degli animali che la sostengono.
 
Per queste diverse ragioni gli annunzi di animali serigeni, conosciuti o non conosciuti in antecedenza, si sono moltiplicati, si sono mostrati i prodotti dell’uno o dell’altro, e quando poi taluno degli animali preconizzati è stato recato fra noi vivente, festevoli si son fatti intorno ad esso uomini di scienza, uomini d’industria, società di ''acclimatazione'', amatori, e ammiratori.</div>
 
<div class="plainlinks">
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</div><section end=30-09-2018 />
 
== Testi successivi ==
* {{Testo|Della scienza e di Cesare Beccaria}}
* {{Testo|Della decollazione di S. Giovanni Battista}}
* {{Testo|Viaggio sentimentale di Yorick}}
* {{Testo|Le donne che lavorano}}
* {{Testo|Sopra alcune qualità della seta}}
* {{Testo|Canzone alla Morte}}
* {{Testo|La Ferrovia Genova-Piacenza}}