La vendetta: differenze tra le versioni

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Mizardellorsa (discussione | contributi)
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Aubrey (discussione | contributi)
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{{Qualità|avz=50%|data=1517 aprile 2008|arg=Poesie}}{{Intestazione letteratura
| Nome e cognome dell'autore =Luigi Carrer
| Titolo = La vendetta
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<poem>
LA VENDETTA
 
Là nel castello, sovresso il lago,
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Che ogni anno appare, dogliosa immago,
La notte stessa, nella stess'ora,
{{R|5}}La notte e l' ora che si mori.
Antica storia narra così.
 
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Agnese al conte dicea secura
Ben tu la vita tormi potrai,
{{R|10}}Da che m' hai schiava tra queste mura.
Tanto l' inerme donzella ardì !
Antica storia narra così.
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Talor sognando chi diale aiuto
Dalla finestra pel lago mira,
{{R|15}}E intona un canto sovra il liuto
Che dolce intorno mestizia spira,
Mentre tramonta languido il di.
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È mezza notte: tutto si tace;
{{R|20}}Dietro le nubi passa la luna ;
Un grido s'ode, splende una face,
Poi non s' ascolta più voce alcuna ;
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Antica storia narra così.
 
{{R|25}}Che fu? s'ignora. Ma tetra sale
Al Conte in viso calma feroce.
Scese il silenzio sull' ampie sale,
Né più d'Agnese l'afflitta voce
In sul tramonto sonar s'udì.
{{R|30}}Antica storia narra così.
 
Due ignoti vonno parlar al Conte;
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Escono in breve mutati in fronte,
Stringon le destre due daghe ignude:
{{R|35}}Sangue v' è sopra ch' or ora usci.
Antica storia narra così.
 
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Fe' tal richiesta Carlo al germano.
Nel cor al sozzo ribaldo è giunta,
{{R|40}}Tanto che scossa n' ebbi la mano.
Ove la suora, ivi ei perì.
Antica storia narra così.
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Ed or? De' sgherri bada al bisbiglio!
Ma il vicin lago ne sarà scampo ;
{{R|45}}II fenderemo senza naviglio.
Disse, e nell'onda furo d' un lampo.
L’ardita coppia tal si fuggì.
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Ma nel castello sovresso al lago,
un infelice spirto dimora
{{R|50}}che ogni anno appare dogliosa immago,
la notte stessa nella stess’ora;
la notte e l’ora che si morì