Meditazioni storiche/Meditazione I: differenze tra le versioni

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'''IV.''' E il vero è, che dal principio fino a noi, la storia comprese, narrò, contemplò tali fatti. Facciamo sotto quell'aspetto una breve storia della storia. I primi libri scritti sono narrazioni e contemplazioni di que' fatti divini insieme ed umani; incominciano colle cosmogonie, o narrazioni del primo grande atto di Dio quaggiù; e continuano colle memorie di altri atti minori ma non meno diretti della provvidenza di Lui. Poi, aiuti di quelle prime storie, le prime poesie cantano que' primi atti provvidenziali; e i primi monumenti che li ritraggono a modo loro. Seguono, ricchi de' medesimi fatti, quegli annali sacerdotali, que' libri dei Re, di che non abbiamo se non estratti, ma che sappiamo essere stati presso a tutte le nazioni primitive<ref>Quanto ci è narrato dagli Egizii e dalle nazioni asiatiche centrali ed occidentali primitive, è tutto estratto dagli annali sacerdotali. - Il libro ''de' Re'' nella Bibbia è un estratto degli annali regii de' regni di Giuda e d'Israello; e cita sovente questi, e qua e là poi gli altri annali regii delle nazioni circonvicine.</ref>. Quando poi dimezzo alla civiltà già progredita ma corrotta si separarono la contemplazione religiosa e la razionale pura, e si separarono tanto più, perchè ripugnavano, e da tal ripugnanza sorse la ammirabile filosofia greca; non perciò la storia ripudiò quelle altissime contemplazioni, ma solamente le fece in modo nuovo. Sono due gravi errori de' moderni, l'asserire che gli antichi non avessero nè storie filosofiche, nè filosofie della storia. I nomi soli sono nuovi; ma queste due scienze, o per dir meglio, questi due modi della scienza storica sono antichissimi, se per istorie filosofiche s'intendano, come si deve, quelle che narrando i fatti pur ne cercano le cause, se per filosofia della storia s'intenda la ricerca professata e fatta separatamente di queste cause, e il tentativo d'arrivare dall'una all'altra quanto più presso alla prima.