Pagina:Leopardi - Canti, Starita, Napoli 1835.djvu/39: differenze tra le versioni

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Qual de’ vetusti eroi
Qual de’ vetusti eroi
Tra le memorie e il grido
Tra le memorie e il grido
Crescean di Sparta i figli al greco nome;
{{R|70}}Crescean di Sparta i figli al greco nome;
Finchè la sposa giovanetta il fido
Finchè la sposa giovanetta il fido
Brando cingeva al caro lato, e poi
Brando cingeva al caro lato, e poi
Spandea le negre chiome
Spandea le negre chiome
Sul corpo esangue e nudo
Sul corpo esangue e nudo
Quando e’ reddia nel conservato scudo.
{{R|75}}Quando e’ reddia nel conservato scudo.


Virginia, a te la molle
{{W|Verginia|Virginia}}, a te la molle
Gota molcea con le celesti dita
Gota molcea con le celesti dita
Beltade onnipossente, e degli alteri
Beltade onnipossente, e degli alteri
Disdegni tuoi si sconsolava il folle
Disdegni tuoi si sconsolava il folle
Signor di Roma. Eri pur vaga, ed eri
{{R|80}}Signor di Roma. Eri pur vaga, ed eri
Nella stagion ch’ai dolci sogni invita,
Nella stagion ch’ai dolci sogni invita,
Quaudo il rozzo paterno acciar ti ruppe
Quaudo il rozzo paterno acciar ti ruppe
Il bianchissimo petto,
Il bianchissimo petto,
E all’Erebo scendesti
E all’Erebo scendesti
Volonterosa. A me disfiori e scioglia
{{R|85}}Volonterosa. A me disfiori e scioglia
Vecchiezza i membri, o padre; a me s’appresti,
Vecchiezza i membri, o padre; a me s’appresti,
Dicea, la tomba, anzi che l’empio letto
Dicea, la tomba, anzi che l’empio letto
Del tiranno m’accoglia.
Del tiranno m’accoglia.
E se pur vita e lena
E se pur vita e lena
Roma avrà dal mio sangue, e tu mi svena.
{{R|90}}Roma avrà dal mio sangue, e tu mi svena.


O generosa, ancora
O generosa, ancora
Che più bello a’ tuoi dì splendesse sole</poem>
Che più bello a’ tuoi dì splendesse il sole</poem>