Pagina:Salgari - Il Fiore delle Perle.djvu/101: differenze tra le versioni
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– No, Than-Kiù – rispose Hong. – Mi sembravi così leggera, che t’avrei portato volontieri fino alla giunca. |
– No, Than-Kiù – rispose Hong. – Mi sembravi così leggera, che t’avrei portato volontieri fino alla giunca. |
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Than-Kiù sorrise, ma non rispose, e si mise a camminare dietro a Hong, il quale s’apriva faticosamente il passo fra quel caos di ebani verdi, di legni del ferro, così chiamati perchè le loro fibre sfidano le migliori lame, di latanie, di cocchi, di tamarindi, di pandami e di manghi che intrecciavano confusamente |
Than-Kiù sorrise, ma non rispose, e si mise a camminare dietro a Hong, il quale s’apriva faticosamente il passo fra quel caos di ebani verdi, di legni del ferro, così chiamati perchè le loro fibre sfidano le migliori lame, di latanie, di cocchi, di tamarindi, di pandami e di manghi che intrecciavano confusamente i loro rami e le loro foglie gigantesche. |
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i loro rami e le loro foglie gigantesche. |
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Dopo d’aver costeggiato per qualche tempo la riva, Hong si fermò, additando a Than-Kiù una massa nera che galleggiava in mezzo al fiume. |
Dopo d’aver costeggiato per qualche tempo la riva, Hong si fermò, additando a Than-Kiù una massa nera che galleggiava in mezzo al fiume. |
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La giovane chinese gli mise un dito sulle labbra come per impedirgli di proseguire e scese la riva dicendo: |
La giovane chinese gli mise un dito sulle labbra come per impedirgli di proseguire e scese la riva dicendo: |
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– Andiamo, mio fedele amico: avremo appena il tempo per prepararci alla difesa. |
– Andiamo, mio fedele amico: avremo appena il tempo per prepararci alla difesa. — |
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{{Sezione note}} |
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{{Centrato|L'ASSALTO DELLA GIUNCA}} |
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{{Rule|6em}} |
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{{Ct|f=120%|v=1|t=2|L=0px|{{Sc|Capitolo XII}}}} |
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{{Ct|f=110%|v=2|'''L'assalto della giunca'''}} |
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La ''tow-mêng'' si trovava ancorata al medesimo posto dove l’avevano lasciata, a eguale distanza dalle due rive, con le vele semiabbassate, non avendo forse il sospettoso Tseng-Kai stimato prudente di farle levare, onde essere in grado di prendere prontamente il largo al menomo indizio d’una aggressione. |
La ''tow-mêng'' si trovava ancorata al medesimo posto dove l’avevano lasciata, a eguale distanza dalle due rive, con le vele semiabbassate, non avendo forse il sospettoso Tseng-Kai stimato prudente di farle levare, onde essere in grado di prendere prontamente il largo al menomo indizio d’una aggressione. |
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