Rime (Guittone d'Arezzo)/Primo e maggio bono, al meo parere: differenze tra le versioni

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==[[Pagina:Guittone d'Arezzo – Rime, 1940 – BEIC 1851078.djvu/260]]==
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{{Ct|f=90%|v=1|L=0px|lh=1.2|Bisogna odiare il vizio, amar la virtú, porre ogni desiderio in Dio.}}
 
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Primo e maggio bono, al meo parere,
è ben scerner malizia a bonitate;
secondo, vizio odiar, vertù calere
{{R|4}}e a poder seguir tal volontate.
Ma scernere vertù e desvalere
e vizio retenere en amistate
via periglio più porta e despiacere,
{{R|8}}che ’l longiare per non senn’a vertate.
E poi t’è amico e ver dato sentire,
a foll’e vano amor del tutto tace;
{{R|11}}non già, che senti e dici, in fatto isfarlo.
Mette nel Dio tuo bono desire,
il cui amor onni piacente piace,
{{R|14}}che bono è sommo e gioi gioiosa usarlo!
</poem>