</div></onlyinclude><!-- a qui -->{{Qualità|avz=75%|data=13 settembre 2008|arg=poesie}}{{IncludiIntestazione|sottotitolo=Con prego e con merzé e con servire|prec=../Me pare aver ben dimostrata via|succ=../Al dire, e al dire fare, e al cherere }}
==[[Pagina:Guittone d'Arezzo – Rime, 1940 – BEIC 1851078.djvu/196]]== ▼
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{{Ct|f=90%|v=1|L=0px|lh=1.2|Occorre farsi orgoglioso quando la donna diventi orgogliosa.}}
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Con prego e con merzé e con servire
e con pietanza e con umilitate
e con esser piagente in fare e ’n dire
{{R|4}}ver lei e ver ciascun di sua amistate,
e ver ciascuna cosa, ond’avenire
possa in bon pregio de le genti orrate,
la condurrà per forza in suo piacere,
{{R|8}}ché contra ciò non po aver potestate.
Ma è talor che la donna ama di voglia,
vedendo l’om di sé ben disioso:
{{R|11}}sì se conforta e ver de lui s’orgoglia.
Alor val ben ver lei farsi orgoglioso,
e demostrar che de l’amor si toglia,
{{R|14}}e di meglior di lei farsi amoroso.
</poem>
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