O Gran Lemene, or che Orator vi fe': differenze tra le versioni
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Questo testo fa parte della raccolta Sonetti d'alcuni arcadi più celebri
IV1
O Gran Lemene, or che Orator vi fe’
Meritamente l’inclita Città,
Io vi voglio insegnar come si fa
Ad esser Orator d’Ora pro me.
5Tener l’arbitrio in credito si dè
E in ozio non lasciar l’autorità:
Con chi vi può scoprir fare a metà,
E i furti intitolar col ben del Re.
Non provocar chi sa, soffrir chi può;
10Lo stomacato far dell’oggidì,
Santo nel poco, e ne’ bei colpi nò,
Su i libri faticar così così;
E saper dire a tempo a chi pregò
Il nò con grazia, e con profitto il sì.
Note
- ↑ A Francesco de Lemene eletto Oratore di Lodi.