Rime (Guittone d'Arezzo)/Perché diversi casi son, convene: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Phe-bot (discussione | contributi)
m Alex_brollo: match
Phe-bot (discussione | contributi)
m Alex_brollo: split
 
Riga 8:
</div></onlyinclude><!-- a qui -->{{Qualità|avz=75%|data=12 settembre 2008|arg=sonetti}}{{IncludiIntestazione|sottotitolo=Perché diversi casi son, convene|prec=../Lo modo de l'amante essere dia|succ=../Eo non credera già ch'alcuno amante}}
 
==[[Pagina:Guittone d'Arezzo – Rime, 1940 – BEIC 1851078.djvu/188]]==
{{Ct|f=100%|v=1|t=2|L=0px|91}}
{{Ct|f=90%|v=1|L=0px|lh=1.2|Si regoli diversamente a seconda che sia o no ricambiato.}}
 
<pages index==[[Pagina:"Guittone d'Arezzo – Rime, 1940 – BEIC 1851078.djvu/" from=188]] to=188 fromsection=s2 />
 
<poem>
Perché diversi casi son, convene
usar ver ciò deversa operazione;
ché, se le piace, allegro star vol bene
{{R|4}}e pur penar com più piaccia a ragione:
e se le spar, pur con cherer merzene
e con mostrar tormento in sua fazone,
facendo ciò ch’a lei piacer pertene,
{{R|8}}dimori a lei amar tutta stagione.
Sovra qualunque d’esti casi regna,
proceda sì come gli ho divisato,
{{R|11}}ed intorno di ciò quel che sa vegna;
ché per me no li può esser mostrato,
in sì picciola parte, ognunqua insegna:
{{R|14}}en fare e ’n dir sia da sé assennato.
</poem>