Pagina:Cenni storico-bibliografici della R. Biblioteca nazionale di Firenze.djvu/5: differenze tra le versioni

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Firenze non ebbe librería che fosse pubblica fino al secolo XVIII, perchè io non estimo doversi dir tali quelle di principi, di privati e di monasteri, alle quali accedevasi, facilmente invero, ma per favore dei possessori non per diritto. Celebri fino dal XV secolo furono quelle degli Agostiniani in S. Spirito, dei Minoriti in S. Croce, de’ Cassinesi in Badia, dei Camaldolesi negli Angioli ed altre ancora appartenenti ai monasteri, rammentate con lode dagli scrittori del tempo; ma tutte le sorpassò la biblioteca veramente rarissima che iniziò Cosimo il Vecchio dei Medici intorno alla metà del millequattrocento, e che fu continuata senza risparmio dai suoi {{Pt|succes-|}}
Firenze non ebbe libreria che fosse pubblica fino al secolo XVIII, perchè io non estimo doversi dir tali quelle di principi, di privati e di monasteri, alle quali accedevasi, facilmente invero, ma per favore dei possessori non per diritto. Celebri fino dal XV secolo furono quelle degli Agostiniani in S. Spirito, dei Minoriti in S. Croce, de’ Cassinesi in Badia, dei Camaldolesi negli Angioli ed altre ancora appartenenti ai monasteri, rammentate con lode dagli scrittori del tempo; ma tutte le sorpassò la biblioteca veramente rarissima che iniziò Cosimo il Vecchio dei Medici intorno alla metà del millequattrocento, e che fu continuata senza risparmio dai suoi {{Pt|succes-|}}