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dal vicino simulacro colossale di Nerone — è il modello del genere. Si tratta di un edificio ovale a tre ordini di architettura, costruito con grandi blocchi di travertino tenuti insieme da grappe di bronzo. Il primo ordine — dorico — era formato dalle arcate che davano accesso all’interno del circo e sulla volta delle quali era inciso il numero d’ordine corrispondente alle ''tesserae'' distribuite agli spettatori; il secondo
dal vicino simulacro colossale di Nerone — è il modello del genere. Si tratta di un edificio ovale a tre ordini di architettura, costruito con grandi blocchi di travertino tenuti insieme da grappe di bronzo. Il primo ordine — dorico — era formato dalle arcate che davano accesso all’interno del circo e sulla volta delle quali era inciso il numero d’ordine corrispondente alle ''tesserae'' distribuite agli spettatori; il secondo ordine — ionico — si apriva sui corridoi del primo piano con innumerevoli finestre e le quali finestre formavano il terzo ripiano d’ordine corinzio, coronato da un colossale attico dove erano incastrati i grandi alberi di nave su cui era assicurato il ''velarium'' o tenda di seta che doveva proteggere gli spettatori dai raggi del sole e che era manovrato dai marinai della flotta imperiale. Gli stessi tre ordini si ripetevano nell’interno. Il primo — riservato alle vestali e ai senatori — aveva nel mezzo il podium o palco imperiale dove prendeva posto l’imperatore coi suoi famigliari, il secondo destinato a cavalieri e a personaggi di distinzione, il terzo alla plebe ed è probabile — mancando ogni traccia di costruzione in muratura — che gli ultimi stalli fossero semplicemente di legname^ Quelli del primo ordine erano invece di marmo e di travertino ed erano di proprietà privata, tanto che molti di essi conservano ancora il nome o i nomi dei vari proprietarii che vi succedettero.
ordine — ionico — si apriva sui corridoi del primo piano con innumerevoli finestre e le quali finestre formavano il terzo ripiano d’ordine corinzio, coronato da un colossale attico dove erano incastrati i grandi alberi di nave su cui era assicurato il ''velarium'' o tenda di seta che doveva proteggere gli spettatori dai raggi del sole e che era manovrato dai marinai della flotta imperiale. Gli stessi tre ordini si ripetevano nell’interno. Il primo — riservato alle vestali e ai senatori — aveva nel mezzo il podium o palco imperiale dove prendeva posto l’imperatore coi suoi famigliari, il secondo destinato a cavalieri e a personaggi di distinzione, il terzo alla plebe ed è probabile — mancando ogni traccia di costruzione in muratura — che gli ultimi stalli fossero semplicemente di legname^ Quelli del primo ordine erano invece di marmo e di travertino ed erano di proprietà privata, tanto che molti di essi conservano ancora il nome o i nomi dei vari proprietarii che vi succedettero.


Centinaia di statue, di gruppi, di bassorilievi e d’iscrizioni dovevano decorare questo sontuoso edificio che conteneva non meno di 87000 spettatori e la cui
Centinaia di statue, di gruppi, di bassorilievi e d’iscrizioni dovevano decorare questo sontuoso edificio che conteneva non meno di 87000 spettatori e la cui